“Sa terra de niunu/La terra di nessuno”, poesia di Nicola Loi di Ortueri inviata ai Sardi di Biella

descrizione Giunge a Biella la poesia di Nicola Loi di Ortueri. Voce del Poeta che espande la sua eco fino ai piedi delle Alpi biellesi per denunciare lo scempio di “Palas eolicas, ispijos solares, Pale eoliche, specchi solari”.

Alla piaga degli incendi colpevolmente appiccati, si aggiunge oggi un nuovo grave fenomeno.

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“Ape-ritivo dell’apicoltore”, nei colori giallo e nero delle api: “Memorial” per festeggiare Massimo Capellupo

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Verrà ricordato a Villa Piazzo di Pettinengo, in via Giovanni Battista Maggia, 2, Massimo Capellupo, recentemente scomparso all’età di 52 anni.

Rispettando i suoi desideri, i figli Maria Agnese, Simona e Lorenzo, con la sorella Monica, invitano a partecipare, alla festa “Ape-ritivo dell’agricoltore”, dalle ore 17:00 alle ore 20:00, indossando e portando con sé qualcosa di giallo e di nero; si chiede, inoltre, di inviare due tra le foto preferite di Massimo al numero 3470233970.

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Novembre 2024, una parola sarda al mese: “T” come “TITTA”

descrizioneRadici e semantica delle parole sarde rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

TITTA. In questo modo il sardo indica, universalmente, il ‘capezzolo della donna e dell’animale femmina’, nonché l’intera ‘mammella’. Il termine deriva dal babilonese tîtum ‘nutrimento, cibo’. Derivato: tittuléḍḍa (Càgliari) ‘clitoride’, traslato al diminutivo. Vedi anche thithlicos (Codice di San Pietro 62) riferito alla petra uue sun sos thithiclos, cioè ai bétili aventi rilievi a forma di mammella.

In qualche area della Sardegna la pronuncia è θiθθa, tzitza, fenomeno di assimilazione, di omologazione, alla stregua di quella che è la pronuncia prevalente in Corsica ed in Italia.

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Uno sguardo sul creato: “invernina delle brughiere” femmina – Sympecma paedisca

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Immagini e testi di “Su Calendariu 2024” del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” ci accompagnano nello scorrere dei mesi, con sensibilità sociale e naturalistica attraverso didascalie di Lucio Bordignon e di due studenti universitari: Martina Cadin e Leonardo Siddi. Insieme hanno fornito testi e foto, a completamento delle immagini di Walter Caterina, anch’egli valente fotografo naturalista.

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IV Novembre 2024, fiori a Nuraghe Chervu

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La Festa del IV Novembre, Giornata Nazionale delle Forze Armate, è anche l’occasione per elevare un pensiero riconoscente a tutti i Caduti della Grande Guerra. Da molti anni ormai, i Soci del Circolo Culturale Sardo di Biella, depongono fiori ai piedi della pietra innalzata nell’area monumentale di Nuraghe Chervu, in ricordo dei Caduti sardi e dei Caduti biellesi.

Ricordano anche, doverosamente, l’importante missione della Brigata “Sassari”, attualmente impegnata in interventi di pace e sostegno umanitario alle popolazioni dell’area medio orientale, vittime innocenti di un sanguinoso conflitto.

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