Da “Su Nuraghe” una paròla piemontèisa al mèis, Luglio 2024, “G” come “GÀIDA, GAGE/GAGI, GAGIURA”

descrizioneOmaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi” che fanno capo al Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella – “gàida, gage/gagi, gagiura”” sono le parole che accompagnano il settimo mese dell’anno come si ritrovano in “Barba Tòni”, Barbo Toni Boudrìe, in Gianrenzo Clivio e nella ricca produzione letteraria di “Tavo Burat”, Gustavo Buratti Zanchi.

Gàida s.f. ▪ [abb.] gherone || e ‘l vej Piemont, grand òm di barolé, col ch’an Provensa a-j dijo «flourimand», con le gàide, le fërpe, ël gròss arleuri, l’alum e ‘l chiri grand coma ‘n drapò al buf ëd le montagne [Barba Tòni] = e il vecchio Piemonte, grand’uomo vestito all’antica [con calze e calzoni arrotolati al ginocchio], quello che in Provenza chiamano «uomo vestito alla moda fiorita degli antichi », con le increspature, i gheroni, i merletti, il grosso orologio, il cappello a lucerna grande come una bandiera al soffio delle montagne.

Continua a leggere →

“Biella e la sua Mazza civica”, conversazione con Battista Saiu

descrizione
Martedì 2 luglio 2024, alle ore 21, a Graglia, nel Casolare dei Campra, in via Canale, 3 – XXIV edizione di “Vita d’Artista” – incontri – conferenze – musica – dibattiti – proiezioni di immagini – rinfreschi – ingresso libero e gratuito – prenotazione obbligatoria, tel.: 0152593649 – 3395405600

Sin dagli albori delle civiltà, l’appartenenza, l’identità e la comunità trovano espressione potentissima nei simboli. Le immagini di oggetti, di animali, di piante e di astri, hanno in sé la forza di rinviare a significati ulteriori, evidenti per coloro che, con l’immaginazione, sono in grado di decifrare tale strumento di linguaggio all’interno del sistema simbolico di cui esso fa parte. L’infinita varietà dei simboli, dalla natura ambigua e, insieme, allusiva, plurale e, contemporaneamente, ambivalente, delinea il mondo per «come è visto, sentito, vissuto in via pre-logica, dal soggetto, che sopperisce la propria naturale manchevolezza animale costruendo un universo culturale che gli consente di adattarsi al mondo. Il simbolo non è una spiegazione del mondo, ma è la capacità di cogliere emozionalmente, in un oggetto, i molteplici piani del cosmo e i diversi livelli della coscienza».

Continua a leggere →

Magia di colori e profumo di legno al Museo delle migrazioni di Pettinengo

descrizione

 

Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo aperto tutte le domeniche ore 15:00-18.30 con visite guidate gratuite

Nell’incantevole borgo di Pettinengo, incastonato tra le colline del Biellese, si trova il Museo delle Migrazioni, un luogo dove il passato incontra il presente in un’armoniosa celebrazione di cultura e tradizione. La scorsa estate, grazie alla preziosa collaborazione e alla disponibilità di Giulietta Rosso, il museo ha inaugurato una rassegna che unisce arte e artigianato, intitolata “Magia dei colori”, e che offre ai visitatori un’esperienza multisensoriale unica.

Continua a leggere →

“Chie si ponet in su perigulu in su perigulu perit” / “Chi si mette nel pericolo nel pericolo perisce”

descrizioneDìcios e Peràula de Deus / Proverbi e Parola di Dio – immagini e nomi sardi di fiori – Laboratorio   linguistico transoceanico – appuntamento mensile tra il Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella e il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina).

Presentazione del proverbio: “Chi si mette nel pericolo nel pericolo perisce”.

Questo proverbio dà un’indicazione molto importante, specie ai giovani, che possono credersi capaci di superare tutti i pericoli e quindi intraprendere azioni azzardate. L’uomo saggio ammonisce e Gesù, nel Vangelo, davanti alla proposta di dar prova della sua divinità, scaccia via satana, dicendogli che non si deve sfidare Dio.

Continua a leggere →

Festa sarda a Biella, dai moti del 1794 a Saccargia 2024

descrizione

Altre immagini

Graziati dalle condizioni meteorologiche, nei giorni 15 e 16 giugno 2024, si è svolta a Biella la XXVII edizione della Festa sarda Sa Die de sa Sardigna.

La celebrazione rimanda ai “Vespri sardi”, i moti rivoluzionati scaturiti dal rifiuto del Re di Sardegna  Vittorio Amedeo III di accogliere le “cinque domande” rivoltegli dal Parlamento sardo, l’antico Stamento, rappresentato dai suoi tre bracci (Reale, Militare ed Ecclesiastico), affinché venisse concesso ai Sardi l’accesso alle cariche pubbliche civili e militari, da cui erano esclusi. Idealmente, la nostra festa di Biella si collega alle manifestazioni “Giornata del vento” del 15 giugno a Saccargia (Sassari), volte a esprimere l’insofferenza e lo sdegno nei confronti dell’installazione di un enorme numero di pale eoliche sul territorio sardo.

Continua a leggere →