Come annunciato, questa sera, sabato 26 aprile, alle ore 21, nei saloni del Circolo Su Nuraghe di Biella verrà proiettato il documentario prodotto dalla Regione Autonoma della Sardegna in cui sono inseriti alcuni momenti delle manifestazioni svoltesi a Cagliari negli anni passati.
A ricordo dei moti antifeudali del 28 aprile 1794, è stata istituita (Legge regionale n. 44 del settembre 1993), “Sa Die de sa Sardigna ” per consolidare nei Sardi il sentimento di identità e di appartenenza, per esaltarne l’orgoglio di popolo.
Fin dalla sua istituzione, a Biella, per questioni climatiche, la grande festa, viene celebrata nel mese di giugno, ma, come ogni anno, ci sarà un ricordo simbolico con la deposizione di un mazzo di fiori, mirto e di corbezzolo, sul monumento ad “Alberto Ferrero della Marmora”, e sotto le insegne della piazzetta a lui recentemente intitolata, antistante la Basilica di San Sebastiano.
Nel tempio civico, infatti, riposano le spoglie mortali dell’illustre biellese, Senatore del Regno di Sardegna e che tanto studiò ed amò l’Isola.
A Cagliari, in occasione della la ricorrenza, nel Salone Conferenze della Società degli Operai di Cagliari (via XX Settembre, n. 80), si terrà un Incontro di Studi e di Ricerche sul tema: “Le idee e i protagonisti dell’identità e dell’autonomia della Sardegna nel bicentenario di Gio Maria Angioy (1751-1808) e di Giorgio Asproni (1808-1876)”
Vi partecipano:
Comitato Risorgimento di Cagliari – Archivio di Stato di Cagliari
Associazione Culturale “Giorgio Asproni” – Associazione “Cesare Pintus”
Associazione Universitaria “Uomo Politico” – Bollettino Bibliografico della Sardegna
Centro Studi Genealogici – “La Fabbrica Illuminata” di M. Parodi
Fondazione Sardinia – Societa’ di Mutuo Soccorso degli Operai di Cagliari
con interventi di: Marco Caocci, Giuseppe Carro, Giuseppe Continiello, Idimo Corte, Marinella Ferrai Cocco Ortu, Tito Orru’, Marco Parodi, Carlo Pillai, Lello Puddu e Vindice Ribichesu.
Battista Saiu
Nelle foto: Biella, Basilica San Sebastiano, monumento ad Alberto Ferrero della Marmora; Fucilieri di Su Nuraghe.