Particolarmente suggestiva si annuncia l’inaugurazione di Nuraghe Chervu a Biella, l’opera megalitica realizzata sulle sponde del Torrente Cervo,
porta di accesso al costituendo Parco Fluviale Urbano della Città alpina.
L’opera è stata realizzata dalla Città di Biella per omaggiare la Brigata Sassari e i 532 Caduti biellesi nel 90° anno dalla fine della Prima Guerra Mondiale.
Come le 650.000 vittime che hanno sacrificato la vita per costruire l’Italia moderna, così le pietre provenienti da diverse regioni d’Italia costituiscono la torre del Nuraghe Chervu biellese: dall’altopiano di Asiago proviene un masso che rimanda alla Brigata Sassari e ai 13.602 caduti sardi.
Saranno le donne sarde a benedire con il grano il nuovo nuraghe, i menir, le bandiere e la pietra dedicatoria in cui sono riportate alcune date simbolo:
1297, istituzione del Regno di Sardegna;
1861, cambio di nome: il Regno di Sardegna diventa Regno d’Italia;
1918, fine del Primo Conflitto mondiale;
2008, inaugurazione di Nuraghe Chervu.
Seguirà la benedizione religiosa impartita dal Cappellano di Su Nuraghe Don Ferdinando Gallu.
Presteranno servizio la Banda Musicale Giuseppe Verdi-Città di Biella, i Fucilieri di Su Nuraghe; saranno presenti i labari delle Associazioni combattentistiche e d’Arma.
Sul pennone principale sventolerà l’orifiamma vermiglio della Città di Biella associato alle bandiere d’Europa, d’Italia, di Piemonte e di Sardegna.
Battista Saiu