I Diavoli Rossi, la Brigata “Sassari” nella Grande Guerra
(ingresso libero – ore 9-12 e 16-19)
La rassegna espositiva resterà aperta fino a Giovedì 23 ottobre
“China su fronte, si ses sezidu, pesa!
Ch’est passende sa Brigada “Tataresa”
China la fronte, se sei seduto, alzati!
Sta passando la Brigata “Sassari”
Schierati al centro della piazza Cisterna, nel quartiere antico della Città di Biella, i fanti della Brigata “Sassari” hanno atteso l’arrivo del loro comandante, il generale Alessandro Veltri per deporre un mazzo di fiori con gli stessi colori delle loro mostrine, bianchi e rossi, e rendere omaggio ai 23 giovani del Borgo del Piazzo, caduti nella Grande Guerra.
Fermi, sull’attenti, per attimo di raccoglimento.
Poi le note di “Dimonios“, l’inno che ha fatto conoscere anche alle nuove generazioni le eroiche imprese della Brigata “Sassari” ricostituita alla fine degli anni Ottanta del secolo appena passato.
Alternando la musica al canto, i soldati procedevano con andatura spedita: “sembrava la processione del Venerdì Santo”, ha commentato qualcuno tra il numeroso pubblico; molti hanno unito la loro voce al canto dei soldati, come in una partecipata preghiera.
Incuriosita, dai balconi, la gente guardava e salutava il passaggio dei giovani che procedevano verso le sale di palazzo La Marmora per inaugurare la mostra: “I Diavoli Rossi, la Brigata “Sassari” nella Grande Guerra”.
Ad accogliere gli ospiti, il marchese Francesco Alberti La Marmora, discendente del Generale Alberto La Marmora, senatore del Regno di Sardegna, a cui è intitolata la caserma di Sassari, sede del Comando della Brigata “Sassari”.
Prima del taglio del nastro i discorsi ufficiali del Sindaco di Biella, dott. Vittorio Barazzotto, del Presidente del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, prof. Battista Saiu, e quello del Generale Comandate dott. Alessandro Veltri, seguiti dal concerto della Banda nel cortile d’onore, alternato dal canto a tenore di “Su Cuntzertu abbasantesu” (Oristano).
Una mostra ricca di cimeli originali, illustra didatticamente la storia e le gesta del 151° e 152° Reggimento Brigata “Sassari”, formata, fin dalla sua costituzione da arruolamento su base regionale.
La rassegna espositiva resterà aperta fino a Giovedì 23 ottobre (ingresso libero – ore 9-12 e 16-19), prima di essere trasferita a Cagliari per le celebrazioni regionali della fine della Grande Guerra.
Intanto, Domenica 19, si è svolta la cerimonia di intitolazione di Nuraghe Chervu dedicato alla Brigata “Sassari” alla presenza delle massime autorità, guidate dal Prefetto di Biella dott. Narcisa Brassesco.
Sulla pietra dedicatoria, un menir perfettamente orientato sull’asse solstiziale estivo, è stata collocata copia della spada votiva nuragica del XVIII sec. a.C. per segnare il tempo del solstizio, e indicare, con l’immagine generata dal sole nel suo giorno più luminoso, il sacrificio dei 13.602 figli di Sardegna e dei 523 Biellesi caduti per la costruzione dell’Italia moderna.