Biella, mercoledì 4 novembre – La ricorrenza della fine della Grande Guerra è stata celebrata dalle massime Autorità locali con alloro e con fiori che nel cromatismo rimandano al Tricolore.
In alcuni casi, i segni dell’ufficialità sono stati integrati da fiori “fuori ordinanza” deposti da mani pietose: gesti semplici e solenni ad un tempo, come quelli riservati alle persone care.
Fiori comuni sono stati deposti vicino a lapidi e monumenti per onorare nomi e fatti scolpiti sulla pietra; un modo popolare che porta al presente la memoria, la testimonianza con la vita, l’umanità dei Caduti.
Così è stato a Nuraghe Chervu, il monumento eretto e inaugurato nel 2008 a Biella nel 90° Anniversario della fine del Primo Conflitto Mondiale: anche qui, semplici fiori bianchi e rossi sono stati deposti “in ricordo dei 523 Giovani Biellesi e dei 13.602 Figli di Sardegna Caduti per l’Unità d’Italia“.
Battista Saiu
Nelle immagini: IV Novembre 2009, l’area monumentale di Nuraghe Chervu a Biella.