Sabato 10 ottobre, i tradizionali dolci di ricotta che caratterizzano alcuni momenti del calendario rituale contadino europeo si sono materializzati nella loro fragranza a Su Nuraghe di Biella, grazie alle abili mani e alla maestria di Luciana Ecca Pinna che ha realizzato centinaia di curruscionis de arriscottu attraverso l’arte effimera del cibo, creati seguendo i canoni conosciuti a Perdaxius, un piccolo centro situato nel bacino minerario del Sulcis, tra i Comuni di Carbonia e di Narcao.
I dolci di ricotta tipici della Sardegna agro-pastorale, assai diffusi e attestati nel vasto universo folclorico europeo, vengono realizzati ovunque nello stesso momento calendariale, tra Capodanno e Quaresima. Richiamano le più ricche e ben note seadas, ottenute con formaggio lievitato ed edulcorato con miele di corbezzolo; anticipano le pardulas e le casadinas candite con uvetta, dolci a forma di sole o di spirale che rimandano all’allungarsi dei giorni dall’equinozio di primavera e all’infinito.
Non a caso, dolci simili nella forma e negli ingredienti sono presenti sulle tavole imbandite di molte località, tra cui quelle iraniane in occasione del Nauroz, il Capodanno persiano. Anche qui, preceduti, nel tempo e nella forma, da dolci di ricotta.
La produzione biellese de is curruscionis de arriscottu, sebbene realizzati controritmo rispetto alla tradizione, è stata un felice momento di aggregazione e di riscoperta di certe innumerevoli varianti presenti in diversi centri dell’Isola.
Una serata all’insegna della genuinità, impreziosita dai tanti ricordi riaffiorati dal turbinio dei sensi, primo fra tutti il gusto, senso attraverso il quale si è potuto assaporare, ri-conoscendola, la grande Isola che sta al centro del Mediterraneo.
Battista Saiu
Nelle immagini: particolare de is curruscionis de arriscottu; foto di gruppo con alcuni Soci, al centro Luciana Ecca Pinna.