I Sardi del presente intendono tenere viva la memoria, custodire e tramandare il tesoro di valori ereditato
Venerdì 3 settembre a Gattinara, nell’ambito della Rassegna della XXVIII Festa dell’Uva, verrà inaugurata la mostra “Garibaldi dopo Garibaldi, Garibaldi e la Sardegna“, organizzata dall’Associazione Sarda “Cuncordu” di Gattinara, in collaborazione con il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella.
Si tratta di una nuova tappa della rassegna predisposta della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Lavoro, con la consulenza scientifica del Prof. Tito Orrù, Università degli Studi di Cagliari, Presidente del Comitato di Cagliari dell’Istituto per la Storia del Risorgimento.
La mostra, curata dall’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, con il patrocinio del Ministero per gli Italiani nel Mondo e degli Istituti di Cultura di San Paolo del Brasile e di Montevideo in Uruguay, è stata inaugurata a Biella nel giugno scorso all’interno delle manifestazioni di “Sa Die de sa Sardigna 2010“.
L’esposizione di Gattinara, oltre al logo concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, si arricchisce del logo ufficiale delle manifestazioni per il 150° dell’Unità d’Italia utilizzato dagli oltre trenta Enti aderenti al progetto Biellesi Tessitori di Unità, coordinati dalla Prefettura di Biella, Ufficio Territoriale del Governo, Comitato provinciale di Biella per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell’unità europea, che vede la Provincia e il Comune di Biella tra i soggetti capofila.
Ora, la mostra si trasferisce a Gattinara seguendo il percorso compiuto da Garibaldi nel 1859 dalla “Città della lana” alla “Città del vino”. L’occasione è data dalla XXVIII edizione della partecipatissima Festa dell’Uva alla quale, da undici anni, prendono parte con la loro “Taverna” i Sardi di Gattinara dell’Associazione “Cuncordu”.
Successivamente la mostra sarà ospitata in altre città sede di Associazioni Sarde aderenti alla FASI (Federazione Associazioni sarde in Italia), via via incrementata da frammenti di storia locale; microstoria che narra della costruzione dell’Italia Unita, elementi identitari comuni che raccontano la nostra storia recente, il divenire Popolo Italiano.
Ogni territorio ha contribuito con ideali, “ha fatto la sua parte” con il sacrificio di molti valorosi; il Regno di Sardegna ha dato tutto all’Italia: nome, fondamento giuridico, Istituzioni; dal Regno di Sardegna, al Regno d’Italia e, con il Referendum del 1946, la Repubblica Italiana.
I Sardi del presente che vivono in “Terra Manna” intendono continuare a offrire il loro contributo: tenere viva la memoria, custodire e tramandare il tesoro di valori ereditato.
Battista Saiu