Alla riscoperta della storia, dell’identità e dei risvolti di comunione e vicinanza culturale – Nuraghe Chervu, meta segnalata di recente da alcune agenzie turistiche cittadine e di oltre mare
Settembre è tradizionalmente periodo di ricorrenze e di sagre paesane legate al “rito” della vendemmia e del vino nelle terre del Piemonte. In particolare, in questo primo week-end del mese, ha avuto luogo nel vicino comune di Gattinara (VC) la XXVIII edizione della Festa del Vino, una due giorni ricca di eventi e di appuntamenti cui la locale comunità dei Sardi, in collaborazione con il Circolo “Su Nuraghe” di Biella, ha offerto importanti contributi tra i quali, tra gli altri, l’allestimento della mostra documentaria itinerante dal titolo “Garibaldi dopo Garibaldi, Garibaldi e la Sardegna“, caratterizzata da alcuni pannelli dedicati al passaggio del Generale alla guida dei Cacciatori delle Alpi presso le due città nel Maggio 1859. Fulcro delle proposte sarde alla kermesse piemontese, grazie al decisivo sostegno della Camera di Commercio del capoluogo barbaricino, è stata, tuttavia, la prestigiosa presenza del più antico coro organizzato in attività della Sardegna, il celeberrimo Coro di Nuoro.
Fondata nel 1952, tale cantoria, oggi diretta dal maestro Gian Paolo Mele Corriga, è artefice del recupero delle melodie e degli stili del canto popolare isolano a cappella, con un repertorio di ambito sia sacro, sia profano. Un poliedrico ed emozionate complesso vocale, la cui arte e talento ha garantito la partecipazione, per ben due volte, sia nel 2006, sia nel 2008, al Concerto di Natale presso la Camera dei Deputati, a Montecitorio, con altre corali provenienti da tutta Italia.
Terminate le esibizioni nella mattinata di Domenica 5, il Coro di Nuoro ha deciso di ripercorrere a ritroso le locali orme dell’«Eroe dei due mondi» durante il viaggio di ritorno, muovendo dal centro vercellese verso Biella. In un simbolico “viaggio di Unità“, opportunità di reciproco arricchimento intellettuale ed umano per mezzo della riscoperta della storia, dell’identità e dei risvolti di comunione e vicinanza culturale, le voci barbaricine hanno voluto così onorare il capoluogo subalpino del loro passaggio. Nell’occasione la cantoria ha colto l’occasione per recarsi presso il sito di “Nuraghe Chervu“, area monumentale dedicata ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi della Grande Guerra, meta segnalata di recente da alcune agenzie turistiche cittadine e di oltre mare. Come in passate circostanze similari, la visita è stata accompagnata da alcuni soci del Circolo “Su Nuraghe“, suscitando la curiosità, lo stupore e l’entusiasmo dei partecipanti, come testimoniato dalle numerose fotografie scattate e dalle domande poste.
Il gruppo, poi, prima di proseguire nel suo viaggio di ritorno a casa, dopo un breve passaggio presso la sede del Circolo Sardo cittadino, ha pranzato presso un locale esercizio del quartiere del Piazzo, approfittando della circostanza per degustare alcune specialità culinarie del posto ed incuriosendo commensali e passanti con alcuni canti, in un’atmosfera serena e festosa, tra una portata e l’altra.
Ivan Solinas