Lunedì 10 maggio è stata l’occasione attraverso la quale la Comunità dei Sardi di Biella ha tributato gli onori dovuti e meritati ai soldati della Brigata Sassari di ritorno dalla pericolosa missione in Afghanistan. Una circostanza sentita col cuore, non certamente frenata dagli scrosci della pioggia né dalla lontananza geografica dalla Sardegna.
L’impegno e il valore spesi in un territorio tormentato dalla guerra causa sempre costanti e, talora, difficilmente sopportabili apprensione ed ansia nei genitori, nei fratelli, nei parenti e nelle fidanzate di chi è partito per agire sul campo in nome della Patria, facendosi promotore di intenti umanitari e di lotta per la pace.
In queste circostanze i Sardi hanno modo di riscoprire un senso di appartenenza, di assaporare gli aromi e le atmosfere della coesione che li rende una grande “famiglia”, unita nel pensiero e nello spirito ai “fratelli” isolani lontani dai confini ma in servizio per l’Italia.
Anche per tali motivi la Comunità dei Sardi di Biella sente l’intima necessità di celebrare il ritorno dei “suoi” uomini. Attraverso semplici gesti materiali, come i fiori o la mera presenza alle manifestazioni presso Nuraghe Chervu, si dà concretezza a un sentimento radicato nell’origine delle radici e nel comune amore per quella che è la propria Isola.
Ivan Solinas