Sabato 10 dicembre – Il piacere di trascorrere una serata serena in amicizia è “l’ingrediente” principale del successo degli incontri conviviali organizzati da Su Nuraghe con al centro la pizza, piatto tipico italiano divenuto universale. Gentilezza e cortesia, abilità di cuochi e generosità dei volontari, sono ulteriori importanti elementi della buona riuscita delle serate, “condite” con il cuore e con deliziosi prodotti alpini e isolani.
In queste occasioni, la grande famiglia di Su Nuraghe si ricompone e si allarga ad un tempo, aprendo le porte agli amici direttamente invitati dai Soci per far “assaggiare, gustare” un po’ di Sardegna attraverso il cibo. Così, in un breve spazio di tempo, è possibile conoscere, immergersi, in quell’angolo della grande isola che la comunità dei sardo-biellesi ha costruito alla falde del Mucrone.
Un viaggio in Sardegna, solo apparentemente virtuale, per incontrare gente vera, reale e genuina ad un tempo, dal cuore grande ed ospitale come gli abitanti che si incontrano di là dal mare.
Per i volontari di Su Nuraghe, ogni volta che sono chiamati a preparare un evento, grande o piccolo che sia, è sempre come se fosse la prima volta. Così capita anche per lo sperimentato appuntamento di “pizza al Circolo”; anche in questo caso, tutto deve essere a posto, pronto per l’accoglienza e per la buona riuscita della serata. Già nei giorni precedenti si definiscono ruoli, assegnando compiti, decidendo tempi e incarichi; la sera prima, si accende il grande forno a cupola, costruito oltre due decenni fa da zio Agostino Angotzi, mettendo la legna necessaria per portarlo in temperatura, pronto per il giorno successivo quando dovrà sfornare velocemente decine e decine di pizze fumanti.
Salvatorica Oppes