Convegno nazionale, “Limba sarda”, identità e parlate alpine

Immagini del Convegno nazionale e delle manifestazioni in basilica san Sebastiano e a Nuraghe Chervu di Biella nella sezione Fotografias

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Benedizione religiosa e getto del grano presso l'area monumentale di Nuraghe Chervu.

Due giorni intensi – 26 e 27 novembre – hanno caratterizzato il fine settimana della Comunità sarda di Biella. Venerdì 25, la manifestazione è iniziata ufficiosamente con l’arrivo in città della nutrita rappresentanza dei relatori provenienti dalla Sardegna e da altre parti d’Italia per il Convegno nazionale “La Lingua sarda ieri e oggi / Sa Limba sarda deris et oe“, realizzato su progetto della Regione Autonoma della Sardegna, che ha visto la partecipazione istituzionale della Regione Autonoma Valle d’Aosta e della Regione Piemonte.
Significativa la presenza del mondo cattolico con mons. Antioco Piseddu, titolare della Diocesi di Lanusei, don Mario Cugusi da Cagliari, il Papàs di rito orientale Adrian Hancu, proveniente da Torino, e il cappellano di Su Nuraghe don Ferdinando Gallu.
Sabato mattina – 26 novembre – alla biblioteca del circolo “Su Nuraghe”, ad accogliere gli illustri ospiti erano il vescovo di Biella, mons. Gabriele Mana, il sindaco della città, dott. Donato Gentile, il direttivo e i maggiorenti del circolo sardo, guidati dal suo presidente, dott. Battista Saiu.
La splendida giornata di studi si è conclusa, in serata, nella basilica di san Sebastiano con i canti del Coro 100% Misto di Biella, del Coro Valle Elvo di Pollone e delle Voci di Su Nuraghe. Le loro esecuzioni, sono state completate dai brani eseguiti dal “Duo EP”, formato da Paolo Mattinelli ed Eleonora Pomice, accompagnati al piano dal prof. Alessandro Barbi, sono state “segnate” da Elena Acquadro, Fiammetta Bertaglia e Marcella Coda, componenti del gruppo ABC, interpreti della Lingua LIS (Lingua Italiana dei Segni), che lavorano al Progetto di Bilinguismo Italiano/Lingua Italiana dei Segni in atto presso la Direzione Didattica di Cossato, per l’integrazione dei bambini sordi all’interno della scuola comune.
Al centro della serata, l’Omaggio a Gustavo Buratti Zanchi, “Tavo Burat”, e a Nello Casale, con letture di testi in piemontese di Maria Pia Coda Forno e di Daniela Casale, figlia di Nello. Al loro fianco, Federica Pilloni e Bruna Dessì con altre letture di poesie in Lingua sarda.
Domenica 27, la giornata, salutata dalle salve beneaugurali dei Fucilieri di su Nuraghe e dai brani eseguiti dalla Banda Musicale di Candelo durante l’entrata maestosa in basilica sulle notte dell’Himnu Sardu Nationale, è proseguita con la Missa Majore, presieduta da mons. Antioco Piseddu, concelebrata con don Cugusi e padre Accursio, Francescano Minore di Biella. Per l’occasione, il vescovo di Biella ha concesso al vescovo sardo – giunto nelle terre alpine sulle orme di Sant’Eusebio da Cagliari, primo vescovo di Vercelli e Patrono del Piemonte – l’uso del “pastorale”, segno del potere giurisdizionale della Diocesi biellese. La celebrazione è stata sottolineata da canti religiosi in sardo delle “Voci di Su Nuraghe“, accompagnate all’organo dal prof. Roberto Perinu.
La manifestazione si è quindi conclusa presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu, raggiunta in corteo dal piazzale della Pasticceria Brusa, per l’Alzabandiera, eseguito dall’Associazione Nazionale Bersaglieri d’Italia, cui hanno fatto seguito l’onore ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi, con l’offerta di fiori, e l’esecuzione della Banda di Candelo dell’Inno di Mameli e dell’Inno sardo.
A ricordo del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, infine, è stato piantato un “ginepro fenicio” e scoperta l’incisione a firma “Città di Biella” a memoria perenne dell’unione antica tra Biellesi e Sardi.
La manifestazione ha avuto il suo massimo compimento con la solenne benedizione religiosa e con l'”offerta del grano”, il getto dei semi, da parte delle Donne di Su Nuraghe e delle Vallette an Gipoun della Valle del Cervo.

Giovanni Usai


Immagini delle giornate biellesi: benedizione religiosa e getto del grano presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu; un momento del Convegno, biblioteca Su Nuraghe; Lingua dei segni, basilica di San Sebastiano.

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