Corso di Filet di Su Nuraghe, fili d’oro e di lino per Natale

tovaglia di filet
Borriana, altare della parrocchiale adornato con la nuova tovaglia di filet realizzata da Paola Antoniotti e Laura Rossetti.

Questa notte, a Borriana, la festa di Natale sarà resa ancora più ricca e più bella grazie alla nuova tovaglia per l’altare della parrocchiale opera di Paola Antoniotti e Laura Rossetti, maestre del corso di filet del Circolo Su Nuraghe di Biella, allieve della decana “zia Antonietta Sotgiu” di Bosa.
Hanno voluto realizzare un sontuoso pizzo intrecciando fili di oro e di candido lino, a significare, nell’elemento materico e nel cromatismo, l’importanza dell’evento celebrato. Con il bianco e con l’oro: i colori propri di questa ricorrenza liturgica, tinte e simboli che hanno radici profonde in culti e ritualità precristiane, connesse alla luce del sole e alla sua rinascita ciclica.
Stelle, luminarie, fuochi, maestosi falò rituali o deboli fiammelle puntualmente invadono città e campagne, arrivando con la loro luce e con il loro calore fin dentro le nostre case.
La gioia della festa, come tutte le realtà che toccano il corpo, ha la sua temperatura, alimentata da segni e da simboli. Quando la vita, come il “Bambino che nasce”, va alle sue radici con maggiore profondità, quando la vita da fatto ordinario si fa evento straordinario, allora la gioia della festa si dilata e si fa festeggiamento.
Ogni festa, e Natale ancora di più, è un evento straordinario, celebrato in un crescendo che deborda, che rompe i confini tra sacro e profano, allargando il cerchio dell’appartenenza e della partecipazione. In questi giorni, con maggiore facilità, si scambiano parole di saluto e di augurio, rompendo la riservatezza e la solitudine individualistica in cui siamo perlopiù immersi.
La festa – sostiene Paolo Tomatis nel suo ‘La festa dei sensi’ – si fa più generosa nel coinvolgere chi altrimenti non c’entrerebbe, chi magari non condivide il motivo della festa, ma che è stato invitato a mangiare e a bere, a danzare e a giocare. Anche la festa cristiana non sfugge a questa dinamica: la celebrazione dell’evento infrange il ritmo ordinario e primordiale della settimana per farsi evento annuale. Questo vale per la Pasqua, preceduta dalla Quaresima e, a livello popolare, ancor più per il Natale, preparato con l’Avvento e con le novene natalizie, anticipato nel mondo profano da luci con un incremento che culmina con la celebrazione domestica del pranzo familiare e, per i Cristiani, con la Messa di Mezzanotte.
In questo finire del 2011, una nuova tovaglia di filet adornerà la mensa della parrocchia di Borriana proprio con questo spirito e con questa valenza, al confine ed in unione tra religiosità popolare e ritualità ufficiali.

Salvatorica Oppes


Su Nuraghe, preparazione di filet natalizi. Allieve e depositarie di saperi materiali ritratte con il cappellano don Ferdinando Gallu.

tovaglia di filet

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