Domenica 27 Marzo, alle porte di Biella, presso le accoglienti strutture del Centro ANFFAS di Gaglianico, si è tenuto il tradizionale pranzo tipico Sardo. I migliori “spiedi” di Su Nuraghe, gli abili cuochi e i giovani volontari dell’Associazione sardo-biellese, hanno dato il meglio di sé per offrire una giornata serena, in amicizia ed allegria agli ospiti convenuti per gustare le delizie della tradizione culinaria di Sardegna, all’insegna della solidarietà.
Per il ventunesimo anno consecutivo, la generosità dei Soci del Circolo “Su Nuraghe” di Biella, gli amici e i dirigenti dell’Anffas e tutti i partecipanti all’annuale pranzo benefico hanno dimostrato nei fatti che il bene, in quanto tale, è sempre concreto.
Nei loro interventi di saluto, il parroco di Gaglianico, don Paolo Loro Milan e il presidente di Su Nuraghe, Battista Saiu hanno accennato all’importanza della solidarietà, al dono e all’altruismo, focalizzando brevemente l’attenzione su tali concetti, sottolineando come il termine solidarietà indichi un atteggiamento benevolente e comprensivo, gratuito, atto a venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che ha bisogno di aiuto.
Il concetto di dono – ha affermato Battista Saiu – porta in sé l’idea della relazione, dei rapporti umani e presuppone un valore che rimanda alla dignità insita nel soggetto destinatario. “Il bene – ha concluso – è sempre diretto verso e non usato per”.
Unitamente al presidente dei familiari Anffas, Loris Menegolo e al dirigente la struttura, Ivo Manavella, Saiu ha ringraziato quanti, a vario titolo e con impegno disinteressato, si sono adoperati per la buona riuscita della festa. Il ringraziamento è stato esteso ai presenti per aver accolto l’invito a varcare la difficile soglia di questo universo altro che accoglie diversità sovente taciute e volentieri dimenticate.
Tra i presenti, Simone Coletta, assessore alla Cultura e Politiche Sociali del Comune di Gaglianico e una nutrita delegazione della Città di Biella formata dal sindaco Dino Gentile, il vicesindaco Livia Caldesi e l’assessore alle Politiche Sociali, Vanna Milani.
Giovanni Usai