Gran favata a Su Nuraghe, origini comuni di antichi sapori

locandina favataSabato 5 febbraio, alle ore 20, nelle sale di via Galilei, primo appuntamento del Carnevale dei Sardi di Biella. Verrà proposta la “Gran favata” della tradizione contadina, piatto tipico a base di legumi e carne di maiale, finocchi selvatici e verdure di stagione, preparato dagli abili cuochi di Su Nuraghe.
Gli ingredienti della ricetta isolana sembrano fare il paio con le gustose fagiolate capillarmente diffuse nel Biellese che caratterizzano il panorama alimentare del Piemonte Orientale. Nella regione alpina i fagioli della varietà “borlotti di Saluggia” sostituiscono le fave impiegate in Sardegna, presenti, per altro, in altri contesti della tradizione culinaria mediterranea.
Entrambi i piatti fanno parte dei riti di ridistribuzione alimentare attestati nell’universo folclorico europeo; si tratta di momenti di socialità collettiva all’insegna della gioia e del mangiar grasso, dando fondo alle scorte alimentari invernali. Sia per le fave che per i fagioli, si registrano diverse varianti di un’unica ricetta a base di carne di maiale, ciascuna custodita gelosamente dai cuochi che sovrintendono alle diverse fasi della preparazione.
La favata sarda e la succedanea fagiolata piemontese, testimonierebbero il permanere di antiche ritualità popolari connesse col morire stagionale; un vero e proprio banchetto funebre, un pubblico refrigerium: tempo sospeso nell’attesa del ciclico risorgere della nuova primavera.
Da anni, a Su Nuraghe viene preparata la ricetta di Mario Ghisu e di Giovanni Floris, coadiuvati – nell’ultima edizione – da Aldo Desogus, Mario Zara, Caterina Orrù e Melinda Marrocu.
Così, anche sabato 5 febbraio, attraverso il piatto fumante di fave cucinate secondo antiche ricette, verrà offerta un’occasione di avvicinarci “alle origini” attraverso antichi sapori: ulteriore contributo alla scoperta e valorizzazione di comuni radici identitarie.
Inoltre, durante la serata e nei diversi appuntamenti che in questo periodo si susseguiranno, sarà possibile gustare le caratteristiche cattas e zippulas, i dolci del Carnevale dei Sardi.
Prenotazioni – fino ad esaurimento posti – telefono: 015 34638.

Battista Saiu

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