Venerdì 28 gennaio, organizzata dal Nucleo di Biella Cap. Emilio Lussu dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, si è svolta la cerimonia della Festa delle Bandiere, in contemporanea con analoga celebrazione tenuta nella caserma “Gonzaga” in Sassari, sede del 152° Reggimento fanteria “Sassari”, alla presenza del Comandante della Brigata “Sassari”, generale di Brigata Luciano Portolano.
Il giorno 28 gennaio 2011, 93° anniversario della Battaglia dei “Tre Monti”, segna l’importante vittoria delle armi italiane con la ripresa operativa e morale dell’Esercito Italiano dopo le infauste giornate di Caporetto.
A Biella, alle ore 9.40, presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma hanno percorso in corteo il breve tragitto che conduce al Monumento che ricorda i Caduti sardi e i Caduti Biellesi della Grande Guerra, precedute dal labaro dell’Istituto del Nastro Azzurro scortato dai Vigili Urbani della Città di Biella.
Tra i presenti le massime Autorità della Provincia: il Vice Prefetto Vicario dott. Claudio Ventrice, il Vicepresidente della Provincia di Biella Dott. Orazio Scanzio, il Sindaco di Biella dott. Donato Gentile e i rappresentati delle maggiori Istituzioni del territorio.
Il prof. Roberto Perinu ha ricordato le gesta della gloriosa Brigata, mentre il dott. Tomaso Vialardi di Sandigliano, presidente della Federazione di Biella e Vercelli dell’Istituto del Nastro Azzurro ha letto le motivazioni delle Medaglie d’Oro al Valor Militare concesse alle Bandiere di Guerra dei Reggimenti storici (151° e 152°).
Alle 10.30, nella basilica di San Sebastiano, padre Accursio ha officiato la Santa Messa in suffragio dei Caduti “Sassarini” e di tutti coloro che sono caduti per obbedire agli ordini della Patria e per l’onore del nostro bel Tricolore.
Simmaco Cabiddu
Biella, Nuraghe Chervu: il sindaco di Biella Dino Gentile con le Massime Autorità del territorio alla festa delle Bandiere della “Sassari”.
Biella, Nuraghe Chervu: alloro ai Caduti sardi e ai Caduti Biellesi.
Biella, Piazzetta Alberto Ferrero della Marmora: ritratto di gruppo.