Giunto all’Università di Torino diciassettenne (dopo aver superato con lode gli studi classici), il giovane Quintino si impone una rigidissima disciplina di lavoro con i professori C.I. Giulio (meccanica) e G. Plana (analisi), senza per questo dimenticare, “uomo delle due culture”, la storia e la letteratura. Mandato, fresco di laurea, a specializzarsi dall’Università di Torino in Francia (École des Mines), rientrato nel 1852, diventa Professore di geometria applicata all’Istituto Tecnico di Torino (poi trasformato in Scuola di Applicazione per Ingegneri). Successivamente, ottiene la cattedra di mineralogia alla Facoltà di Scienze di Torino e Ordinatore del Museo Mineralogico.
Gli studi di Quintino Sella si sviluppano in Cristallografia Teorica e Morfologica: tra il 1854 ed il 1861 si concentra gran parte della sua produzione scientifica, poi abbandonata per gli ormai pressanti impegni politici (fu Ministro delle Finanze dal 1864 al 1873 nei governi Rattazzi, La Marmora, Lanza), manifestando anche un serio interesse per l’applicazione della tecnologia. Va ricordata l’invenzione della cernitrice elettromagnetica per separare i cristalli di rame dalla magnetite.
A seconda dell’argomento trattato, i lavori cristallografici di Quintino Sella possono essere classificati in tre distinti gruppi: cristallografia teorica, studio di cristalli artificiali, studio di minerali. Appartengono a quest’ultimo gruppo le Memorie sulla mineralogia sarda, Sull’argento rosso, Sulla menghenite, Sulla savite e Sulle forme cristalline dell’anglesite di Sardegna che è stata l’ultima presentata da Sella all’Accademia dei Lincei.
In particolare, gli studi sulla mineralogia sarda rappresentano la prima Memoria di cristallografia pubblicata da Sella e discussa all’Accademia delle Scienze di Torino il 1 luglio 1855.
Quintino Sella riteneva la Scienza un veicolo di comunicazione tra i popoli e non a caso fu questa l’impronta che seppe dare all’Accademia dei Lincei di Roma, di cui assunse la presidenza nel 1874, cercando di combattere il conservatorismo che ancora permeava la scena scientifica di quel periodo, per dare modo all’Accademia di diventare un centro scientifico di grandezza europea. La nomina di Charles Darwin a socio straniero rientra proprio nel vasto progetto di Quintino Sella di far conseguire ai Lincei un riconosciuto carattere internazionale.
Il livello scientifico e il prestigio dei nuovi soci nazionali, a partire dalla Presidenza di Giuseppe Ponzi del 1871, e di quelli internazionali, come quella di Darwin, pongono le basi per la trasformazione dell’Accademia da sodalizio romano a punto di riferimento nazionale e internazionale, quale ancor oggi rimane.
Scienziato, politico ma anche grande amante delle montagne, Quintino Sella promosse la costituzione, nel 1863, del Club Alpino Italiano, seguendo l’esempio dell’Alpine Club inglese e dell’Alpenverein austriaca. Proprio alle pendici delle Alpi, nel cimitero del Santuario di Oropa (che, tra l’altro, contribuì a salvare dalla legge sulla soppressione degli enti ecclesiastici secolari), riposano ora le sue spoglie.
Dedicata all’evento è stata prodotta una serie di cartoline/invito, che hanno beneficiato di annullo filatelico speciale, nei giorni 30 e 31 luglio 2011. Oltre ai bolli ordinari in dotazione agli uffici postali, infatti, per queste occasioni vengono realizzati “bolli speciali” che riproducono con scritte e immagini il tema di manifestazioni legate ad eventi di notevole interesse culturale, economico e sociale.
Fabrizio Bottelli