“Fin da piccolo, ho trascorso quasi tutte le vacanze estive in Sardegna dai miei nonni – afferma Alessandro Lai – ed ho potuto ammirare questa terra meravigliosa con le sue spiagge, tra le quali quella di Chia, nel comune di Domus De Maria, molto amata anche dalla mia famiglia e, tra l’altro, situata proprio nel paese natio di mia nonna Grazia Garau”.
E continua: “Ma l’esperienza più bella che ho avuto in Sardegna, è stata negli anni ottanta, quando mio papà o ‘babbo’ (come si dice da quelle parti), fu trasferito per lavoro alla ‘Saras’ di Sarroch, la raffineria di petrolio del presidente dell’Inter Massimo Moratti. Io decisi di fermarmi con lui, frequentando la prima media in quel paesino e inserendomi bene in quella realtà molto particolare per me, dove tutti i bambini, ad esempio, parlavano sempre il dialetto, che ho imparato a capire, grazie ai miei nonni che lo parlavano abitualmente. Oggi, con la scomparsa dei cari nonni, è venuto a mancare un punto di riferimento preciso e, purtroppo, mi reco in Sardegna raramente. Ogni volta che lo faccio e arrivo al porto col traghetto, sento una sensazione particolare, che mi fa sentire a casa e orgoglioso di essere figlio di questa splendida terra”.
“Dopo molti anni di assenza, dovuta principalmente agli impegni familiari e sportivi, mi sono riavvicinato al Circolo in concomitanza con le partite del Cagliari, di cui è simpatizzante anche mio figlio Tommaso (ahimè! anche se è milanista!!). Non per questo ho dimenticato i sabati sera passati al Circolo da bambino, nella storica sede di via Pietro Micca, dove si susseguivano le feste (su tutte ricordo quelle di Capodanno e Carnevale) e che erano per noi, motivo di svago e divertimento”.
Alessandro Lai