Faccio sport e gioco a pallone da quando ero ragazzino. Anche per questo ho avuto piacere nel presentare questo film, le “lezioni di cinema” di “Su Nuraghe Film” proposte dal Circolo Sardo di Biella, in cui ho cercato di mettere in evidenza alcuni aspetti interessanti sviluppati dal regista, che vanno al di là del semplice racconto della partita di calcio disputata in una Sardegna irreale.
Infatti, in questa pellicola, Paolo Zucca racconta – dal suo punto di vista – come vede i Sardi attraverso un breve cortometraggio della durata di soli 15 minuti, realizzato nel 2006 per conto dell’ISRE, l’Istituto Superiore Regione Etnografico della Regione Autonoma della Sardegna.
Il regista parla dei Sardi con ironia, in un susseguirsi velocissimo di scene, attraverso una partita di pallone da subito molto violenta, attraverso la quale mette in risalto il carattere forte degli isolani.
L’assenza del colore e la scelta delle immagini in bianco e nero, con colonna sonora dal vago sapore Western, fa assumere alla nostra Isola l’aspetto di un territorio di frontiera, come se si trattasse del vecchio Ovest degli Stati Uniti.
A buona ragione, “L’arbitro” ha avuto importanti riconoscimenti: dal David di Donatello, nel 2008, il nostro “Oscar” in quanto “opera convincente e valida – secondo il parere della Giuria che ha conferito il Premio – che ha visto sul set un’ottima collaborazione tra professionisti“. Altri riconoscimenti sono stati il Premio Speciale della Giuria di Clermont-Ferrand e quello del Nastro d’Argento per la miglior regia.
A fine serata, la soddisfazione di tutti i partecipanti. Immancabile “su cumbidu”, il rinfresco con le ultime fette di panettone delle feste di fine anno appena trascorse.
Simone Vaccargiu