Nel 2015 sarà celebrato il 70° anniversario della lotta di liberazione.
Il Consiglio Regionale del Piemonte, conferendo l’incarico al Vice Presidente Roberto Placido, ha avviato un primo incontro per il 16 giugno 2013, al Teatro Carignano di Torino, dei Presidenti dei Consigli Regionali i cui cittadini hanno partecipato alla Resistenza in Piemonte.
I Sardi sono più di 400 su un totale di 6000.
Una partecipazione rilevante, se si pensa che quella sarda era la meno numerosa delle comunità regionali immigrate in Piemonte. L’Istituto Storico della Resistenza di Torino ha le schede anagrafiche di tutti, uomini e donne.
È un luogo comune – afferma Roberto Placido, Presidente del Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei princìpi della Costituzione Repubblicana – che la lotta di Liberazione si sia svolta al Nord solo o quasi ad opera di Settentrionali. I numeri ci dimostrano il contrario. E questo contrario, questa storia rinarrata, grazie ad un’attenta analisi delle fonti, ci restituiscono una versione più completa e veritiera. Dal Risorgimento alla Seconda Guerra mondiale, un fil-rouge tra il Nord al Sud, un legame di uomini e donne che si sono impegnati per un ideale di patria e di libertà in nome dell’unità nazionale.
Trenta anni fa il circolo sardo Kinthales di Torino (Allora A.D.I.S.), aveva avviato una ricerca storica sui partigiani sardi, inviando lettere a tutti i 377 comuni dell’Isola. Il materiale è stato elaborato da Paolo Soddu, sardo biellese, storico dell’Università di Torino che fece anche trenta interviste a Partigiani sardi allora viventi. Tutta la documentazione è disponibile e, in vista del 16 giugno, l’Associazione Kintales ha preparato le schede con note biografiche di alcuni Partigiani che operarono a Torino come ad esempio Bruno Mulas, farmacista, comunista di Lanusei, che fu Questore di Torino dopo la Liberazione e di Peppino Catte di Dorgali, che fu vice Questore.
Dalla Sardegna, è prevista la presenza del Vice Presidente del Consiglio Regionale, Michele Cossa.
Enzo Cugusi