Vedi il filmato “Pozzomaggiore di Edvige Carboni canta Sos Tres Res“
Dal 2009, per Natale, nella chiesa parrocchiale di San Giorgio martire, a Pozzomaggiore, si realizza un presepe di ambiente sardo con personaggi che vestono gli abiti della tradizione isolana.
L’idea è del parroco, padre Quintino Manca, che, chiamando a raccolta diverse volontarie, ha chiesto di recuperare l’esperienza delle Pigotte realizzate per l’UNICEF, e si creassero personaggi in stoffa da inserire in un presepio che rappresentasse luoghi e situazioni del recente passato del paese.
L’allestimento, affidato a Pittoia (Maria Antonia) Cuccuru, Uccia Oppes e Maria Serra, ha visto l’entusiastica collaborazione di altre volontarie: Sabina Calaresu, Giuseppina Diana, Angela Manunta, Leonarda Mariani, Rita Meloni, Lucia Piras, Maria Bonaria Pitotto, Angela e Anna Serra.
Il progetto si è sviluppato dal nucleo centrale della natività collocata nell’abside della chiesa di Santa Croce, la più antica del paese. Poi, via via che nascevano personaggi e si creavano ambienti, l’idea ha preso forma e sono nate, spontaneamente, le scene della lavorazione del grano, l’abburattamento manuale della farina e la panificazione; il pascolo e la lavorazione del formaggio, la tessitura e il ricamo, l’incontro alla fonte e il lavaggio dei panni e molti altri lavori, agricoli e domestici.
Da ritagli di stoffa e da altri materiali inutilizzati sono stati confezionati gli abiti per vestire e caratterizzare i personaggi e gli ambienti in cui venivano inseriti.
Con pasta di mais, legno e pittura si è dato forma a pietre, mattoni, lampioni, pane, dolci, formaggio, curando persino le diverse fogge delle scarpe dei personaggi.
Negli anni successivi, gli ambienti e le figure sono stati, di volta in volta, modificati.
Nell’edizione 2012, i personaggi si sono trasferiti dall’abitato del paese, alla campagna; dalla piena luce del giorno, al contesto notturno.
Davide Meloni