Saluto del Sindaco di Biella Dino Gentile alla Comunità sarda per “Sa Die de sa Sardigna”
Immagini della festa bella sezione fotografias
Vent’anni fa il Consiglio Regionale della Sardegna istituiva la “Giornata del Popolo Sardo”, ovvero “Sa Die de sa Sardigna”, in ricordo dei vespri sardi del 28 aprile 1794, sommossa a Cagliari che costrinse alla fuga la corte piemontese – Viceré e nobiltà sabauda – accusata di amministrare l’isola con disprezzo ed arroganza, senza alcuna considerazione – appunto – del popolo sardo. La rivolta si estese a Sassari e ad Alghero e il governo di Torino si vide quindi costretto ad accettare talune richieste d’autonomia della “nazione sarda”.
Quell’evento in Sardegna segnò il passaggio dalla storia feudale di un popolo sottomesso a quella dell’anelito d’indipendenza e di riscatto di una vocazione antica.
Che i Sardi fossero un popolo orgoglioso, forte e determinato lo sapevano già Romani nel III secolo a.C. , allorché la Sardegna (insieme con la Corsica) divenne Provincia Romana: nonostante i ripetuti tentativi, le legioni romane non riuscirono mai a conquistare l’interno dell’isola e chiamarono “Barbaricine” quelle tribù agguerrite e “Barbagia” quelle zone inespugnabili.
C’è sicuramente una forza straordinaria che viene da lontano e che anima ancora oggi la gente di Sardegna, nell’isola e fuori, legatissima alla propria lingua e alle proprie tradizioni (e meno male!).
Sa Die de sa Sardigna, da vent’anni, è occasione di conoscenza storica e di promozione del valore della fierezza, testimoniata con orgoglio anche a Biella dove vivono migliaia di Sardi che sono bella gente unita ai Biellesi da vincoli di amicizia, da tante espressioni di originalità culturale che sono stimoli fortissimi per una comune ricerca d’identità .
Mi unisco ai festeggiamenti di Sa Die de sa Sardigna in Biella e abbraccio tutti i Sardo-Biellesi.
Dino Gentile,
Sindaco di Biella