Sabato 30 novembre, le sale di Su Nuraghe di Biella si sono particolarmente animate per l’atteso Tombolone di Natale. In palio, oltre 300 premi, donati e messi a disposizione dagli stessi associati per trascorrere una serata in serenità e allegria.
In questi giorni, la sede di Su Nuraghe è un brulicare di attività, tra campagna di solidarietà per l’Isola colpita dal ciclone che l’ha devastata e la preparazione dei molti appuntamenti in calendario.
Sabato, appuntamento doppio: al pomeriggio, alle ore 14.30, si è tenuto il corso di filatura tradizionale e maglia ai ferri; alla sera, alle ore 21, l’atteso Tombolone di Natale.
Domenica 1° dicembre, al mattino prestissimo, partenza al di là delle Alpi con meta i mercatini di Annecy.
Fin dall’antichità, è noto l’istituto del dono-controdono che, ancora ai nostri giorni, raggiunge il suo apice nel periodo antecedente Natale e le feste di fine anno. Lo scambio di doni è un importante atto di ricambio della gratuità e del ricevere. Una strategia consolidata che rafforza legami sociali. I doni vanno presentati adeguatamente, con fiocchi e decorazioni. Così è stato ai tavoli di Su Nuraghe, con soci impegnati a confezionare pacchetti avvolgendoli con carte e nastri colorati.
Quando le giornate si accorciano e le notti si allungano, più forte diventa il desiderio del ritrovarsi per stare in compagnia di parenti ed amici. Nella società contadina e nell’universo agropastorale ci si incontrava in ampie cucine, davanti a grandi camini o nelle stalle, riscaldati dagli animali, proprio come il Bambino che a Natale, nasce tra bue e asinello.
Anche a Su Nuraghe la grande famiglia isolana si riunisce in veglia solidale, con l’immancabile “cumbidu” il rinfresco appositamente preparato e donato dai soci, per il piacere di stare in compagnia di amici.
Salvatorica Oppes