Domenica 14 dicembre, a Graglia, in piazza Adua, al centro del paese, si è svolta la decima edizione della “Festa del vischio”, organizzata dall’antica Confraternita di Santa Croce e della Ss. Trinità e dall’Oratorio. Nell’apposita “casetta del vischio” i rami beneaugurali raccolti dai volontari; sulle bancarelle, le tante specialità locali preparati dalle donne della Confraternita: dolci, frittelle, lavori a maglia e ricami, unitamente a miele di San Carlo, farina del mulino della Cerea (macinato a pietra), “vin brulè”, “confortino d’ Graja” e formaggi francesi provenienti dalla vicina Savoia.
Per il secondo anno consecutivo era presente la Sardegna con i dolci realizzati dalle abili mani dei volontari del Circolo Su Nuraghe di Biella. Produzione freschissima, preparata nei forni domestici secondo ricette della tradizione isolana.
Interessanti le motivazioni dei gesti che hanno animato questa rinnovata fabrilità non solo culinaria: sensibilità partecipe degli associati che, consci delle riduzioni e dei ritardi dei contributi istituzionali, hanno deciso di mettere a frutto saperi e capacità per sostenere le casse dei sodalizi, per un Natale più sereno per le rispettive amministrazioni.
Gesti autonomi e spontanei doppiamente dolci grazie al sapore della generosità e alla squisitezza degli ingredienti.
Giovanni Usai
Volontari sardi e continentali