100 anni dalla Grande Guerra, i Sardi dopo Caporetto

Biella, area monumentale di Nuraghe Chervu

Alle porte della Città di Biella, in ricordo dei Caduti sardi e dei Caduti biellesi, sorge un’opera megalitica che caratterizza l’area monumentale di Nuraghe Chervu voluta dalla comunità dei Sardi che vivono ai piedi delle Alpi biellesi.
Nella ricorrenza della “Battaglia dei Tre Monti”, di Col del Rosso e Col d’Echele: fatti d’arme del 28-31 gennaio 1918, che segnarono la ripresa operativa e morale dell’Esercito Italiano dopo Caporetto, il Nucleo di Biella dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, intitolato al Capitano Emilio Lussu ha deposto una corona di alloro e partecipato alla messa di suffragio celebrata dal canonico don Giovanni Panigoni, Arciprete della Parrocchia di San Giacomo in Biella Piazzo.
Il contributo dei Sardi alla costruzione dell’Italia unita viene riconosciuto anche dal conferimento delle medaglie d’oro al Valor Militare: 2 alla bandiera del 151° Reggimento Brigata “Sassari”; 2 alla bandiera del 152° Reggimento Brigata “Sassari”. L’ottenimento nell’arco di una sola campagna di guerra di 2 medaglie d’oro alla bandiera per ciascun reggimento, è un caso rimasto unico nella storia dell’Esercito italiano.
Nel centesimo anniversario della Grande Guerra, la IV del Risorgimento, a Nuraghe Chervu sventola il Tricolore affiancato dalle bandiere di Sardegna, di Piemonte, d’Europa e della Città di Biella.

Simmaco Cabiddu

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