Martedì 9 giugno, a Ponderano, il Circolo Culturale Sardo organizza un laboratorio per fare “su pane pintadu”, il pane cerimoniale della festa e del matrimonio ogliastrino. Verranno proposte e realizzate alcune tipologie di pane nuziale, comunemente messo in tavola il giorno delle nozze nei paesi dell’Ogliastra, regione Centro orientale della Sardegna. Ospiti di eccezione due panificatrici provenienti da Tertenia, Giovanna e Maria Nives Quai.
A Tertenia, nel cuore dell’Ogliastra, la fantasia delle pintadorisi, le artiste del pane, esplode, secondo canoni tramandati di madre in figlia, nella realizzazione delle diverse forme di “su pani de coja”, il pane del matrimonio, di cui la principale e più frequente è quella a corona.
Non mancano pani che riproducono animali, fiori, uccelli e frutti; molti hanno forma di colomba, cavallo o serpente e, tutti, sono ornati di fregi e abbellimenti. Tra i fiori, sempre presenti quelli riproducenti la rosa, sacra a Venere, le cui statue venivano ornate con fiori di rosa e di mirto, e su gravellu, il garofano, simbolo di “ammirazione, matrimonio, amore appassionato”, se rosso; “maternità”, se rosa; “amore puro”, se bianco. In Sardegna, il pane servito a tavola il giorno del matrimonio, deve obbligatoriamente essere sempre bianchissimo.
L’attività pratica di laboratorio si svolgerà al pomeriggio, presso il forno “Il pan Focaccia”, in via Mazzini, 25, a Ponderano, messo a disposizione da Alfio Fabio di Bella (info e iscrizioni al Circolo: 01534638).
Salvatorica Oppes
Nell’immagine: Tertenia, Giovanna Quai, preparazione del pane per la mensa nuziale