Sardi a Biella da 1.700 anni almeno. Una data certa: il 16 dicembre dell’anno 345 segna l’arrivo di Sant’Eusebio da Cagliari, presbitero a Roma, inviato da papa Giulio I ad evangelizzare la vasta regione subalpina affidandola alla sua giurisdizione con l’istituzione della prima sede vescovile a Vercelli, all’epoca la città più importante di quello che sarebbe diventato l’attuale Piemonte.
Un territorio vasto, ancora pagano, che sarà segnato dalla predicazione del sardo Eusebio attraverso la diffusione del culto di Maria Madre di Dio, ben prima che il concilio di Efeso (V d.C.), il terzo ecumenico, ne sancisse la divina maternità.
Sulle orme di Eusebio, natione Sardus, come riportano gli antichissimi testi, i Sardi del presente continuano a percorrere gli stessi sentieri di fede e cultura. Questa volta accompagnati dai conterranei del Coro Nugoro Amada di Nuoro, diretto da Gianluca Pitzolu, fondato nel 1992 con l’intento di scoprire, salvaguardare e tramandare le più antiche melodie barbaricine e di tutta la Sardegna: il suo vasto repertorio, oltre ai brani in lingua sarda, comprende anche canti della tradizione alpina. Per questa sua particolarità, è stato riconosciuto “Coro ANA” (Associazione Nazionale Alpini), iscritto all’Albo nazionale, grazie all’attività svolta all’interno del Gruppo Alpini Barbagia, della Sezione Sardegna: grande passione – già dalle origini del Coro – per la musica di Montagna, di qua e di là del mare.
Prima tappa biellese, sabato 24 ottobre:
ore 16.30, al santuario Eusebiano Alpino di Santa Maria di Oropa, a decorare la santa Messa con canti in Limba sarda e Lingua latina a tonu sardu. A seguire, un breve concerto in onore di Maria e di Eusebio;
la sera, alle ore 21, a Candelo, presso la chiesa di san Lorenzo, Nugoro Amada sarà ospite del coro La campagnola di Mottalciata e del Gruppo musicale Candeloincoro, di Candelo.
Durante il concerto serale in memoria di Angelo Rondon, sarà possibile ascoltare le più note melodie popolari isolane che faranno da contrappunto a canti della tradizione alpina.
Domenica 25 ottobre:
ore 10.30, nella basilica di san Sebastiano, Nugoro Amada parteciperà con canti per rendere ancora più solenne la Missa Majore officiata da don Ferdinando Gallu, cappellano di Su Nuraghe, e da padre Daniel Stanislav, guardiano del convento francescano di Biella;
ore 12,00, presso l’area monumentale di Nurahe Chervu (via Lago Maggiore), durante la Festa degli alberi – “un bambino, una pianta” -, canteranno il “Miserere” in suffragio dei Caduti sardi e dei Caduti biellesi della Grande Guerra.
Mentre verranno posti fiori che ricordano il sacrificio di tanti giovani mandati a combattere i nemici di allora, accompagnati dalla Banda Musicale di Candelo, intoneranno l’Imnu Sardu Nationali “Cunservet Deus su Re”, l’antico inno del Regno di Sardegna e del Regno d’Italia, ancora in vigore in tempo repubblicano, sulle note del quale i nostri soldati hanno combattuto e sono caduti.
Simmaco Cabiddu
Nell’immagine: coro Nugoro Amada di Nuoro