Tre secoli di storia comune, orgoglio sardo e piemontese

gruppo di gitanti ai Giardini Reali di Torino

Foto della gita a Torino

Una bella giornata di primavera ha accompagnato la gita a Torino organizzata dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe in occasione dell’ostensione della sacra Sindone, visita alla città e alla basilica di Superga, tappa conclusiva prima di rientrare a casa, ai piedi del Mucrone.
A guidare il pullman dell’ATAP, Riccardo Carta, sardo di terza generazione. Una comunità che si ricompone, capace di coinvolgere su diversi temi del vasto programma di attività conterranei emigrati e giovani nati lontano, fuori dall’Isola.
Tra i partecipanti, la direttrice delle suore di San Giuseppe di Oristano e una consorella, due delle tre suore sarde che prestano servizio alla clinica Vialarda di Biella. Animatrici e naturali guide spirituali per una giornata speciale.
Prima e dopo aver sostato davanti al sacro lenzuolo, diversi momenti di conoscenza, di condivisione e di svago, con sosta ai Giardini Reali e a piazza Castello, luoghi ricchi di trecento anni di storia comune sotto le insegne del Regno di Sardegna. Non a caso, il gruppo dei gitanti ha voluto essere ritratto ai piedi del monumento con l’alfiere dell’Esercito sardo, donato dai Milanesi nel 1857, opera dello scultore ticinese Vincenzo Vela. Dello stesso artista i busti in marmo di Carrara del senatore del Regno di Sardegna, il Biellese Alberto Ferrero della Marmora, presenti all’Università di Cagliari e a Biella, nella basilica di san Sebastiano, voluti da Quintino Sella.
Pietre che parlano di secoli di storia comune di cui, a buon conto, Sardi e Piemontesi sono sempre stati orgogliosi.

Salvatorica Oppes


Nelle immagini: gruppo di gitanti ai Giardini Reali e in Piazza Castello, davanti al monumento all’Esercito sardo.

gruppo di gitanti in Piazza Castello a Torino, davanti al monumento all'Esercito sardo

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