È stata affidata a Creativa – Soluzioni per Comunicare, Agenzia Grafica di Biella di Maurizio Mondelli, la riproduzione in scala ridotta del “Battesimo di Gesù”, opera di grandi dimensioni (15 metri quadrati di superficie dipinta), realizzata nel 1998 del pittore biellese Flavio Ferrari su richiesta del canonico don Giovanni Saino, trasferito dal Santuario di Oropa a quello in Valle Cervo.
Pochi mesi dopo il suo insediamento il nuovo rettore della chiesa alpina di San Giovanni d’Andorno, ha iniziato la valorizzazione arricchendo con beni materiali ed immateriali il santuario affidatogli – unico al mondo dedicato al Battista – chiamando a raccolta persone ed associazioni.
All’appello risponde subito il Circolo Culturale Sardo di Biella, contribuendo per il Natale 1997, il primo dopo anni di quasi abbandono, alla celebrazione di “Sa Missa de Puddos”, la Messa di mezzanotte cantata in lingua sarda da Su Cuncordu Lussurzesu, cantori sacri fatti appositamente arrivare dalla Sardegna. Conclusa la Santa Liturgia, con lo scarto di sei mesi rispetto al calendario, Su Nuraghe ha riproposto il tradizionale falò sul sagrato, associandolo alla Festa del comparatico col rito di “s’abba muda”, l’acqua silenziosa, attingendo direttamente dalla fontana del “burnel”.
Se l’immaterialità del contributo dei Sardi di Biella rimane affidato alla fragilità di effimere cronache, la monumentale opera di Flavio Ferrari fa sempre bella mostra di sé in fondo alla chiesa, ben visibile all’uscita dal tempio. In essa sono raffigurati personaggi contemporanei, quasi tutti biellesi. Tra loro, Enrico Maolu, prematuramente scomparso, all’epoca vicepresidente di Su Nuraghe, ritratto nei panni del Battista che battezza il Messia.
Per questo e per la rara bellezza del dipinto del tempo presente, il cappellano di Su Nuraghe, don Ferdinando Gallu ha chiesto che l’opera venisse riprodotta per la chiesa che la Comunità dei Sardi si è fatta carico di restaurare, coinvolgendo abitanti e associazioni di Pettinengo. Nella chiesa di San Grato e sant’Eusebio, la copia del “Battesimo di Gesù” di Ferrari verrà posta a fianco della vasca lustrale in cui verranno somministrati i prossimi primi battesimi.
Nel concedere i permessi alla riproduzione, il pittore Flavio Ferrari ricorda: “Sono stato mesi sopra il ponte ad impastare colori che allungavo con olio di lino. Le figure erano molto alte, non avevo lo spazio per poterle vedere da una certa distanza per scoprirne le proporzioni. Ho realizzato centinaia di disegni di particolari che regolarmente regalavo” Mesi di lavoro intenso, con molti che passavano a vedere. “Venne spesso a trovarmi anche il questore di Biella, dott. Valentini, uomo di raffinata cultura, Toscano, amante del Rinascimento; lui era stato in Palestina e mi descriveva il paesaggio, il Giordano. Conobbi anche don Paolo Santacaterina, attuale rettore del Santuario di San Giovanni, anche lui era stato nel Vicino Oriente; mi parlava delle immagini dei vari luoghi, anche del Brasile dove era stato missionario. La sala dove producevo la mia opera, al terzo piano del palazzo comunale di Biella, era continuamente occupata da curiosi. Non erano più abituati a vedere un pittore sopra un ponte con il camice sporco. Spesso, ironicamente, mi sentivo come Mario Cavaradossi nella Tosca di Puccini. Venne a farmi visita anche Rai3. Un anno, tutto il 1998, che ricordo ancora con piacere“.
Eulalia Galanu
Nell’immagine: Battesimo di Gesù riprodotto da Maurizio Mondelli, titolare di Creativa, ritratto con il grafico Gaetano Paterniti Martello, Rossella Scaringi e il giovane stagista Gabriele Pronesti di Soprana, studente del “Corso di Tecnico grafico, web design multimediale” presso E.N.A.I.P., Ente Nazionale ACLI per l’Istruzione Professionale che, oltre ad apprendere l’uso di nuove tecnologie, ha la possibilità di conoscere direttamente un frammento di storia e cultura locale.