Sabato scorso, a Biella, Su Nuraghe Film, la rassegna cinematografica per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore, dedicata ai Sardi di seconda e di terza generazione, ha visto la presenza di un gruppo di coetanei ad accompagnare Luciano Sanna, giovane imprenditore che con il fratello è titolare dell’impresa di famiglia, la Filatura pettinata M.G., una delle migliori imprese italiane che contribuisce a rendere il comparto produzione e commercio all’Ingrosso di filati di lana e seta, un elemento fondamentale del tessuto economico produttivo italiano.
In cartellone “Sinuaria”, film che nel titolo ripropone l’antico nome dell’Asinara, messo a disposizione da I.S.R.E., Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna. Il breve cortometraggio della durata di 15 minuti, è ambientato nell’Isola a Nord della Sardegna, girato nel 2015, scritto e diretto dal cagliaritano Roberto Carta. Racconta la storia di Michele Murtas, detenuto il cui talento nel tagliare i capelli lo trasformerà nell’idolatrato parrucchiere delle mogli di guardie, assistenti e funzionari dell’istituto penitenziario.
A fine serata, nel rispondere alle domande del pubblico, alcuni presenti hanno ricordato le loro esperienze sulla piccola Isola, quando bambini, in compagnia dei genitori impiegati nella struttura penitenziaria, andavano a giocare su quelle spiagge sempre molto esclusive, divenute Parco Nazionale dell’Asinara, area naturale protetta, istituita nel 1997 con la dismissione del carcere di massima sicurezza.
Salvatorica Oppes
Un plauso ai giovani de su nuraghe ma è giusto che sappiano anche che l’Asinara nasconde storie di grande tragicità e bellezza allo stesso tempo.
Su l’Asinara (anticamente Sinuaria) il maggior esperto è Eugenio Cossu. Ascoltarlo mentre racconta dell’isola è veramente un piacere; riesce a creare un pathos che rimane indelebile nella mente degli ascoltatori.
In questo momento, Eugenio Cossu è raggiungibile nella pag. facebook “sinuaria poetarum”
saluti G. Elies