Su Calendariu 2016, inserito tra le iniziative accreditate quale progetto rientrante nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale, è corredato da didascalie che offrono una lettura delle vicende italiane viste con occhio sardo. Ogni mese è anche illustrato da immagini inedite provenienti da Cagliari. Il mese di gennaio introduce avvenimenti che portarono al primo conflitto.
L’esordio del ‘900 vide la presenza di Paesi industrializzati in sviluppo economico e demografico senza pari fino a quel momento, così come per le scienze e le tecnologie. Nacquero in tale contesto grandi progetti di pace universale e duratura, talora alimentati da timori e paure non propriamente recondite, a fianco di ambizioni e di idee di espansione ed imperialismo sempre più preponderanti ed in acceso conflitto tra loro. Già allora politici, scrittori, filosofi e romanzieri iniziarono a parlare di guerra assai probabile tra le grandi potenze del tempo. L’Italia usciva dal lungo periodo segnato dal suo Risorgimento e dal conseguimento dell’unità territoriale; tuttavia la coesione della sua gente ed un moderno sviluppo economico-industriale erano ancora lungi da raggiungere. Si fece strada nella Penisola una forte corrente nazionale, poi nazionalista, che rivendicava sviluppo ed ammodernamento del Paese, ma anche la conquista delle terre irredente (sulla frontiera orientale, Trento e Trieste in particolare) e di sbocchi coloniali che garantissero più forza sul Mediterraneo, sebbene l’Italia fosse una nazione giovane e non ancora preparata alle guerre moderne. La classe dirigente liberale era prudente, ma al suo interno premevano coloro che auspicavano cambiamenti con opposte istanze: repubblicani, irredentisti e quanti aspiravano a rinverdire gli ideali garibaldini con il programma “per la più grande Italia”, menzionando un’espressione ambigua del poeta D’Annunzio.
Gianni Cilloco
Nell’immagine: Baraccamenti in costruzione, Bersaglieri. (Archivio Gen. don Giovanni Maria Garrucciu Melis)
Grazie per l’articolo, e l’impegno profuso nel commentare il nuovo calendario.
Buon anno e auguri di ogni bene a tutti i fratelli e sorelle della Sardegna che operano nel Circolo di Biella. Vi abbiamo nel cuore ed è sempre un emozione ricordare le piacevoli giornate trascorse a Biella. Nel mese di Aprile ( dal 29 al 2 maggio) porterò il Coro a visitare e cantare nei Sacrari di Monte Grappa, Pasubio ed Asiago sarà una bella emozione! Seguendovi attraverso tutto ciò che mi arriva vedo quanto stiate facendo per onorare la memoria dei nostri Caduti. Quasi sempre voi che siete lontani riuscite ad avere più sensibilità e attenzione di coloro che vivono in Sardegna
Ten.Col. Luciano Sechi da Magomadas