Domenica scorsa a Pettinengo è andata in scena la quarta edizione del pranzo sardo servito all’interno dell’antico oratorio di Canton Gurgo, chiesa intitolata a San Grato d’Aosta e a Sant’Eusebio da Cagliari, patrono del Piemonte.
Nuova occasione di festa per incontrarsi a tavola davanti a cibo buono della tradizione isolana. Piatto forte della giornata: maialini arrostiti a fuoco indiretto, preparati dai migliori spiedi di Su Nuraghe di Biella. Collaborazione consolidata che si rinnova tra Comunità sarda di Biella e abitanti di Pettinengo, a riaffermare l’impegno per il recupero di un bene architettonico risalente al XVII secolo, da restituire alla collettività.
Durante il pranzo di domenica 18 settembre, è stata anche inaugurata l’antica pala posta dietro l’altare maggiore dove è possibile ammirare una delle prime raffigurazioni pittoriche della Madonna d’Oropa. Il parroco di Pettinengo e cappellano di Su Nuraghe, don Ferdinando Gallu ha ringraziato la dott.ssa Camilla Fracassi per il restauro e l’Associazione Pacefuturo Onlus per averlo finanziato, restituendo l’originario splendore al dipinto in cui sono presenti quattro santi che fanno corona alla Vergine Nera biellese. Una raffigurazione particolarmente interessante che rimanda e “fotografa” cultura e tradizioni europee ben radicate ai piedi delle Alpi: il Bambino che regge in mano un uccello nero (merlo o merla), rimanderebbe al noto momento predittivo dei giorni di fine gennaio a ridosso dei quali, fino alla recente riforma del Concilio Ecumenico Vaticano II, la liturgia festeggiava la “Purificazione di Maria”, il due febbraio, quaranta giorni dopo Natale.
La festa è stata possibile grazie alla generosità dei molti volontari: Anna, Antonietta, Aureliano, Carla, Chiara, Costanza, Domenico, Fabio, Francesco, Giuliana, Grazia, Laura, Liliana, Loris, Luigina, Mario, Mariolina, Stefano e Vittorio.
Giovanni Usai
Nelle immagini: Pettinengo, tavolate in chiesa; volontari al pranzo di San Grato