Tempo perduto e tempo ritrovato: da Proust a Su Nuraghe

Gran favata 2016, cucinieri di Su Nuraghe

Serata di successo al Circolo Su Nuraghe con la Gran favata 2016 al centro del Carnevale della Comunità dei Sardi di Biella, servita nell’ampia sala sociale trasformata in ristorante familiare. Due lunghe tavolate allineate, fitte di volti ancora sorridenti, avvolti nei profumi dei deliziosi legumi cucinati secondo antiche ricette dagli abili cuochi dell’Associazione; allegria dovuta anche alla bella vittoria del Cagliari col magnifico 3-1 contro il Latina: gli atleti isolani sempre in testa alla classifica italiana di serie B; a seguire il Crotone con tre punti di svantaggio.
Durante la serata, gli occhi sono stati attratti dall’altra partita: Juventus-Napoli, terminata 1-0: sorpasso della “Vecchia Signora” in vetta alla serie A, grazie al sinistro di Zaza.
Nel mentre, legumi fumanti e pane fatto in casa a fare da controcanto alla fragrante carta da musica, nota anche come pane carasau. Sapori di una volta preparati e serviti con cura, capaci di far esplodere la memoria come le madeleines per Marcel Proust. Alla ricerca del tempo perduto, la principale opera dello scrittore parigino, a Su Nuraghe di Biella si concretizza, diventa “tempo ritrovato” grazie ai sapori della tradizione che, nel presente, si rinnova: se involontario è il processo del dimenticare, anche il ricordare può esserlo, favorito e sollecitato dalla circostanza del cibo, leva potente capace di far riemergere ricordi profondi risalenti all’origine della memoria.

Giovanni Usai

Nell’immagine: Gran favata 2016, cucinieri di Su Nuraghe

1 commento

  1. Cari Amici del Circolo,
    ricevo sempre con gioia le vostre comunicazioni storiche e gastronomiche! e mi dispiace di non potere partecipare. Auguro comunque a tutti voi, una buona continuazione delle vostre attività
    Cordialmente
    Cristina Vernizzi

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