Pettinengo (Biella), via Fiume, 12 – Museo aperto tutte le domeniche dalle ore 15 alle ore 18 – Info, contatti, apertura a richiesta: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero
Il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli recentemente inaugurato a Pettinengo incentra la sua attenzione su quelle comunità locali cosiddette “storiche” (Piemontesi, Sardi e Veneti) che hanno vissuto – e tuttora vivono – esperienze di emigrazione per lavoro, per emancipazione e per riscatto, alla ricerca di miglior vita per se stessi e, spesso, per i propri congiunti.
Ma tutti gli Italiani di per sé sono storicamente popolo di migranti, sia all’interno dei confini nazionali, sia verso l’estero. Esemplare, a riguardo, è la lettura di un agile saggio storico a firma di Gian Antonio Stella, L’orda. Quando gli Albanesi eravamo noi, pubblicato oltre un decennio fa in prossimità delle ondate di migranti allora provenienti dall’Europa post comunista e dai conflitti dei Balcani. In quel testo l’autore ricorda a tutti noi figli del Bel Paese quando “ci linciavano perché rubavamo il lavoro o facevamo i crumiri, ci proibivano di mandare i figli alle scuole dei bianchi (…), ci consideravano “non visibilmente negri” nelle sentenze (…) truffavamo mezza Europa raccogliendo soldi per riscattare inesistenti ostaggi dei saraceni, vendevamo i nostri bambini agli sfruttatori assassini (…), gestivamo la tratta delle bianche riempiendo di donne nostre anche dodicenni i bordelli di tutto il mondo (…) espatriavamo clandestini a centinaia di migliaia oltre le Alpi e gli oceani“.
Ecco quindi che un Museo come quello appena inaugurato può essere luogo per riflettere e “creare comunità”, mantenendo presente ed incentivando la memoria di quanto è accaduto, “da dove si viene” osservando e riflettendo con più attenzione sul presente e su quanto accade intorno a noi. Cronache e reportage giornalistici, oltre ad esperienze vissute di persona, vedono nel quotidiano sempre più protagonisti i migranti e le comunità che si trovano ad accogliergli, spesso con il risalto delle diffidenze e difficoltà reciproche.
A tale proposito il prossimo 18 Maggio si celebra la Giornata Internazionale dei Musei.
Quale occasione di riflessione, studio e confronto, il Coordinamento Icom – Piemonte e Valle d’Aosta ha organizzato un pomeriggio di conferenze presso la sede del Polo del 900 in Torino, incentrate sul tema Musei e storie controverse. “Certi che un museo non debba essere distaccato dal presente ma luogo che osa, suscita dibattito e interrogativi anche scomodi e difficili – recita il comunicato di presentazione – si propone di dare risalto al coraggio dei Musei di comunicare temi e questioni controverse, sfidando il senso comune e il pensiero del proprio tempo e affrontando valutazioni negative, biasimo e censura e invita al confronto critico su opportunità, convenienza e esiti di tale scelta“.
Gianni Cilloco
Di seguito si riporta il programma
Torino, 18 maggio 2017, ore 16 – 20
Polo del 900 – sala conferenze – Palazzo San Celso
MUSEI E STORIE CONTROVERSE
Prima sessione DICIBILE/INDICIBILE
Quanto la “storia di guerra” è “passato”? Memorie materiali e immateriali di guerre e conflitti tra ideologie, preconcetti e fanatismi
Introduce e modera: Daniele Jalla
Guido Vaglio (Museo diffuso della Resistenza, della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà) – Tra Storia e memoria: esporre narrazioni inconciliate
Enrico Galletti (Museo Storico Nazionale di Artiglieria) – Dai fondi museali, la collezione dei reperti coloniali
Roberto Nivolo – Sonia Bigando (Museo del Risorgimento di Asti) – Mara Minasi (Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina di Roma) – Progetto “Museo Italia”: i Musei del Risorgimento come strumento per un costruttivo confronto e una consapevole visione dell’Unità d’Italia
Augusto Cherchi (Alicubi) – Comunicare sul web una strage nazista: www.mausoleofosseardeatine.it
Seconda sessione LECITO/ILLECITO
Quanto è “sconveniente” mettere in mostra un corpo o una sua parte? I musei e l’esposizione etica e scientifica di resti umani
Modera Patrizia Petitti
Silvano Montaldo (Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso) – I significati di un resto umano: il cranio di Giuseppe Villella
Gianluigi Mangiapane (Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino) – I resti umani antichi del Museo di Antropologia ed Etnografia di Torino: dal collezionismo alla “conservazione” scientifica
Mariacristina Marchegiani (Sistema Asti Musei – Museo Archeologico) – “Mummia Egiziana in apposito sarcofago”: interrogativi e riflessioni sulle mummie della collezione egizia astigiana
Ore 17.45 Tavolo di confronto
PAUSA
Terza sessione VERO/FALSO
Il “falso” nei musei è presenza ricorrente e non certo recente ed è noto che “grandi falsi” abbiano fatto la storia. Qual è e come ci si confronta oggi con il “comune senso della verità/realtà”?
Modera Guido Vaglio
Gianfranco Zidda (Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Valle d’Aosta – Parco e Museo archeologico di Saint-Martin-de-Corléans) – Copie conformi o falsi troppo veri?
Roberto Nivolo – Sonia Bigando (Sistema Asti Musei – Palazzo Alfieri) – La Casa Natale di Vittorio Alfieri ad Asti tra mito e realtà storica
Fabrizio Zannoni (Museo Civico Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706) – Le “gallerie di Pietro Micca” e la verità storica