La chiesa di Santa Maria Assunta e la Comunità ecclesiale di Bioglio hanno accolto la nutrita rappresentanza dei Sardi di Biella per la festa del Beato Nicola da Gesturi, ricordato da Avvenire nel giorno della memoria liturgica come umile frate questuante che nella prima metà del Novecento bussava alle porte chiedendo l’elemosina per il convento dei Cappuccini di Cagliari. Elevato nel 1999 gli onori degli altari da papa Giovanni Paolo II, l’anno successivo – su richiesta dei nipoti Medda che risiedono nel Biellese – i confratelli cagliaritani portarono in Piemonte alcune reliquie di fra’ Nicola e di sant’Ignazio da Laconi.
L’Anno Giubilare segna l’inizio della venerazione di fra’ Nicola da Gesturi in Piemonte, diffusa attraverso le Comunità dei Sardi di Biella e di Alessandria, grazie anche ai tanti conterranei che l’hanno conosciuto in vita, testimoni dell’alone di santità di cui il frate era circondato. Così ieri, l’anziano fondatore di Su Nuraghe, Antonio Contu di Pirri (Cagliari), è salito a Bioglio ad affermare con la presenza e la parola come un suo zio gravemente infermo abbia tratto giovamento nella malattia e nello spirito al solo passaggio dell’umile frate questuante.
Dopo la celebrazione eucaristica, il parroco don Luigi Tajana ha benedetto il “pane di fra’ Nicola” portato all’altare dai Sardi nei loro abiti tradizionali della festa per essere distribuito ai fedeli; a corredo, preghiere di intercessione in Lingua materna e l’immaginetta del Beato, riproduzione dell’opera del pittore Ilio Burruni (Ghilarza 1917- Bioglio 2016), socio decano di Su Nuraghe recentemente scomparso.
Giovanni Usai
Nell’immagine: Bioglio (Biella), partecipanti alla festa di fra’ Nicola da Gesturi con al centro il parroco don Luigi Tajana e i nipoti del Beato.