Sabato scorso, a Biella, Stefano Tiddia, ha presentato due cortometraggi selezionati durante l’edizione 2016 di “Visioni sarde2, rassegna inserita nel contesto più ampio di “Visioni italiane”.
Il primo, “Alba delle Janas”, di Daniele Pagella, è un cortometraggio della trilogia realizzata in animazione 3D, con l’obiettivo di informare divertendo, permettendo al contempo allo spettatore di immergersi in una sorta di Big Bang della storia sarda. Viene infatti usato come strumento didattico per illustrare ai bambini i miti e le leggende antiche.
“Mi hanno colpito particolarmente – afferma Stefano Tiddia durante la sua presentazione – i riferimenti agli antichi, ad esempio il fatto che Erodoto nei suoi scritti parlasse della Sardegna come dell’isola più grande del mondo; gli antichi greci la ritenevano una terra felice e la chiamavano “Ichnusa”, ossia impronta, dalla forma della nostra bella isola“.
Il secondo, “Dove l’acqua con altra acqua si confonde”, di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi, è un filmato del 2015; nasce dalla lettura di un fumetto francese “il gusto del cloro”, con i due protagonisti che si incontrano sempre e solo in piscina di notte.
Il lavoro dei due registi ha ricevuto importanti riconoscimenti, rappresentando l’Italia alla 33° edizione dell’International Film Festival che si è tenuto in Svezia e che seleziona solo sette cortometraggi per il concorso ufficiale. Ha avuto una menzione speciale al concorso “Visioni Sarde” ed è candidato al David di Donatello e al Globo d’Oro 2016 come miglior cortometraggio.
“Mi ha molto colpito l’ambientazione notturna, che crea un’atmosfera meravigliosa dai colori unici – fa notare Stefano Tiddia -. Le riprese infatti, sono state effettuate tra le ore 21 e le 5 del mattino“.
Efisangelo Calaresu