Giornata di cultura, riflessioni e condivisione quella tenutasi a Roma lo scorso Sabato 21 Ottobre nella Sala Convegni “Diego Carpitella” presso il Museo delle Civiltà nella sede del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari. Un nuova tappa de “Gli Italiani dell’Altrove”, progetto promosso dall’ICDe – Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia sotto l’egida del MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, focalizzato sullo studio storico e contemporaneo del patrimonio culturale materiale e, soprattutto, immateriale delle minoranze linguistiche storiche d’Italia – tutelate dalla Legge-quadro n. 482/1999 -. L’appuntamento (a cura di BIA Srl) è stato questa volta dedicato alla comunità de L’Alguer, i Catalani di Alghero.
Ricca la presenza di studiosi, personalità e figure istituzionali, tra i quali Luca Bellizzi, delegato della Generalitat de Catalunya in Italia, Raniero Selva, assessore del Comune di Alghero, Emilia De Simoni, per l’ICDe, e Joan-Elies Adell, in nome dell’ufficio della Delegazione del Governo Catalano in Italia.
Nel corso della mattinata è stato presentato il film-documentario in Lingua Algherese (con sottotitoli in Italiano) di Giovanni Collu, Jordi Llorella e Inês Veiga, “Lo dia que els peixos han escomençat a pescar – il giorno che i pesci iniziarono a pescare”, incentrato sul tema della memoria attraverso il racconto e le riflessioni della cantante Luciana Sari e degli intervistati di Alghero, fonte di grande interesse e dibattito tra i partecipanti all’evento. A seguire il contributo sulla cultura enogastronomica della Riviera del corallo da parte Giuseppe Izza (Slow Food), culminato con un momento di sapori e degustazioni.
Nel pomeriggio sono intervenuti Giuliana Portas per lo Sportello linguistico regionale ad Alghero, circa le recenti iniziative editoriali e divulgative per la didattica dell’Algherese, Francesc Ballone, presentando un’accurata analisi statistica sulla conoscenza della lingua e delle percentuali delle persone che oggi parlano il Catalano de L’Alguer. L’operatrice culturale Eleonora Cattogno ha esposto alcune relative attività didattiche e narrazioni rivolte alle giovani generazioni, mentre il cantautore Claudio Gabriel Sanna, parlando della musica algherese e sull’opportunità di diffusione e conservazione del Catalano che essa può garantire, ha eseguito dal vivo una scelta di brani.
Una giornata che ha voluto ancora una volta rimarcare la ricchezza del Bel Paese e, a maggior ragione, della stessa Sardegna, isola di “minoranza” e patria di “comunità minoritarie”, «culture di lingua non italiana che si sono variamente insediate e integrate sul territorio nazionale, fino a diventare una parte essenziale della nostra complessiva identità di italiani».
Realtà collettive e identitarie che, guardando anche oltre i confini geografici, nel periodo attuale talora possono essere utilizzate quale strumento di chiusura e separazione, snaturandone la propensione ad essere fondamenta, invece, di coesione, solidarietà e democrazia, con le quali sia possibile «moltiplicare la condivisione sommando le differenze», ancor più tenendo presente l’attualità dei temi migratori.
Proprio per questa particolare rilevanza circa le tematiche del patrimonio immateriale e della diversità culturale, il progetto “Gli Italiani dell’Altrove” ha ottenuto il patrocinio e la partecipazione della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
Gianni Cilloco