Oro della Sardegna e del Monte Rosa al Museo delle Migrazioni

macina per l'oro del Monte Rosa

Sabato 29 aprile, Pettinengo, via Fiume, 12 – presentazione delle collezioni e inaugurazione del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli – rappresentanze in abiti tradizionali da Pestarena di Macugnaga (Valle Anzasca), dalla Bürsch (Valle Cervo) e da Pettinengo – Banda Musicale di Pettinengo – Fucilieri di Su Nuraghe – pranzo sociale a Villa Piazzo (prenotazione 015 34638)

I campioni auriferi provenienti dalle miniere di Furtei e dal giacimento di Monte Ollasteddu, in mostra al Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, verranno corredati da due oggetti: il prototipo del Calice della Sardegna ottenuto fondendo 350 grammi d’oro donato dai minatori della Sardinia Gold Mining, società mineraria impegnata nell’estrazione dell’oro a Furtei (Cagliari), più altri 1200 grammi di oro rifuso e la ricostruzione funzionante della macchina per la macinazione del minerale aurifero in uso presso le miniere di Pestarena di Macugnaga in Valle Anzasca, provincia del Verbano Cusio Ossola.
Negli anni bellici della Seconda Guerra Mondiale, il lavoro nelle miniere d’oro di Pestarena attirava numerosi lavoratori da diverse regioni d’Italia. Sono lunghe le liste dei minatori, Veneti, Siciliani, Piemontesi, Sardi (molti provenienti dal Sulcis-Iglesiente), impegnati nelle miniere del Monte Rosa: vita e salute in cambio di pane e lavoro. Una generazione di uomini che non ha superato i 40 anni di vita decimata da incidenti in miniera e silicosi.
Nel febbraio 2011 a Pestarena di Macugnaga, una cerimonia ha ricordato i quattro minatori morti il 13 febbraio 1961 nell’esplosione in miniera: Giovanni Offredi, Lombardo, nato a Taleggio (BG), il 31/12/1908 e tre Sardi: Salvatore Puddu nato a Seui (NU), il 29/01/1940; Antonio Argiolas nato a Villanovatulo (CA), il 04/07/1937; Vito Utzeri; nato a Muravera (CA), il 13/12/1902. A seguito di questo incidente, la chiusura definitiva della miniera.
Pochi giorni fa, la firma del gemellaggio tra i comuni del Monte Rosa e la città di Iglesias, idea nata nel 2012 da Mario Congia, minatore sardo impegnato nelle miniere aurifere piemontesi (a destra nella foto) e Angelo Iacchini (a sinistra nella foto)

Fabio Granitzio


Programma inaugurazione del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli
Via Fiume, 12 – Pettinengo, Biella

Sabato 29 aprile
ore 09:00-12:00, Oratorio S. Grato d’Aosta e S. Eusebio da Cagliari, saluti istituzionali, presentazione delle collezioni, inaugurazione e visita del Museo
ore 13.00, pranzo sociale a Villa Piazzo (prenotazione 015 34638)

Domenica 30 aprile
Ore 11.00, Messa nella parrocchiale dei Santi Stefano e Giacomo con don Ferdinando Gallu, cappellano di Su Nuraghe, parroco di Pettinengo, di Vaglio e di Selve Marcone


Nelle immagini: Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, arrivo da Pestarena della macina per l’oro del Monte Rosa; Mario Congia e Angelo Iacchini (foto di Sergio Melis)

Mario Congia e Angelo Iacchini

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