Sabato 11 marzo, presso la chiesetta “Pio transito di San Giuseppe” di Biella/Riva, partecipazione della Comunità sarda al secondo giorno della novena di San Giuseppe con esposizione del Santissimo, adorazione, recita del Sacro Manto e litanie di San Giuseppe.
Alle ore 15.45, dalla sede di via Galileo Galilei, 11, una delegazione di Su Nuraghe si incamminerà verso l’antico sacello che sorge sulla vecchia strada per Oropa. In testa, davanti allo stendardo processionale di Santa Maria di Oropa e sant’Eusebio da Cagliari, le launeddas, antico strumento a fiato suonato dai giovani virtuosi Nicola Diana e Maurizio Caria. A metà cammino, sosta davanti ai ruderi della chiesa di San Rocco per incontrare i confratelli della “Pia Unio a Transitu pro Morientibus Adiuvandis”, l’Associazione di Apostolato per la preghiera in soccorso dei morenti, fondata un secolo fa da San Luigi Guanella, presieduta da Gabriele Prola. Assieme saliranno verso la meta per partecipare alla Santa Messa del Priorato e per tutti i benefattori della chiesetta.
Come per le passate edizioni, la santa liturgia officiata da don Donato Vassanelli, dei Servi di Nazareth, sarà animata dalle Voci di Su Nuraghe coordinate da Giacomo Canu e da Renzo Boin, accompagnate all’organo da Roberto Perinu.
Tra le intenzioni, suffragio per la piccola Giulia Gravellu recentemente scomparsa e vicinanza alla sua Famiglia duramente provata. Così come avrebbe fatto Giulia, la cugina Iris indosserà in sua vece gli abiti tradizionali sardi, accompagnando il cugino Lorenzo.
Alla fine della cerimonia, sul sagrato verrà distribuito il grano benedetto per preparare “sos nenneres”, il biondo grano germinato al buio, da portare nelle chiese della parrocchia di appartenenza il prossimo Giovedì Santo.
Battista Saiu
Nell’immagine: Giulia Gravellu in abiti tradizionali