Sardi dell’altrove all’ombra del Mucrone

partecipanti alla serata con al centro Valentina Falvo con papà e mamma

Sabato scorso, Valentina Falvo ha completato il XXI ciclo di Su Nuraghe Film, rassegna nella quale sono coinvolti Sardi di seconda e di terza generazione, nati fuori, lontano dall’Isola, chiamati a presentare opere riguardanti la Sardegna. Al centro della serata, la lezione di cinema con in cartellone due dei nove cortometraggi selezionati durante la 22esima edizione di Visioni Italiane: “El vagon”, di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria e “Per Anna”, di Andrea Zuliani. Il festival cinematografico è nato nel 1994 per dare spazio a tutti i lavori dal formato irregolare che ogni anno vengono realizzati da giovani autori sul territorio nazionale e che rimangono per lo più invisibili: cortometraggi, documentari, film sperimentali, opere d’esordio in cerca di una distribuzione.
All’interno del concorso nazionale, è ospitata la sezione Visioni Sarde, dedicata a opere di autori isolani, per nascita o per “adozione”. Registi “del cuore” che hanno scelto di raccontare il loro pezzo di Sardegna, pur non essendo nati nell’isola.
La serata è stata caratterizzata dalla bella accoglienza in famiglia di Valentina, volto noto già da quando, ancora bambina, partecipava alle attività del Circolo rivolte ai più piccoli, accompagnati dai genitori. Ora, divenuta mamma a sua volta, è lei ad andare insieme la sua piccola nella casa dei Sardi dell’’altrove che vivono all’ombra del Mucrone.

Giovanni Usai

Nell’immagine: partecipanti alla serata con al centro Valentina Falvo con papà e mamma

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