Sardi e Biellesi, intreccio di preghiere e di opere a Pettinengo

San Grato e Sant'Eusebio di GurgoMartedì 30 maggio, alle ore 20.00, a Pettinengo, nella chiesa di San Grato d’Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari risuoneranno le note di Su Rosariu cantadu. I Sardi di Biella si uniranno in preghiera agli abitanti di Canton Gurgo nel nome di Maria attraverso la recita del santo Rosario in Limba, in lingua materna. Continua il percorso di Fede e cultura che affonda le radici nel IV secolo: da 1.700 anni permane e dà frutti l’opera evangelizzatrice di Sant’Eusebio da Cagliari, primo vescovo di Vercelli, patrono del Piemonte, introduttore del culto mariano ad Oropa.
Preghiere ed opere del tempo presente che si intrecciano e si fondono nella parola e nell’azione, come il recupero del seicentesco oratorio di Pettinengo destinato alla demolizione per far spazio a un parcheggio; salvato grazie all’intervento della comunità dei Sardi di Biella e del loro cappellano, don Ferdinando Gallu, unendo le forze con abitanti e Associazioni che operano a Pettinengo.
Progetto ambizioso iniziato con la messa in sicurezza dell’edificio sacro seguito da più lotti di lavori che permettono di continuare ed accogliere attività cultuali e culturali. Processo virtuoso che va oltre i confini del Biellese. Tra gli ultimi lavori, il restauro dell’antica pala posta dietro l’altare maggiore, una delle prime raffigurazioni pittoriche della Madonna d’Oropa, ad opera della dott.ssa Camilla Fracassi, grazie al finanziamento dell’Associazione Pacefuturo Onlus che ha permesso di restituire il dipinto all’originario splendore.
Martedì sera, l’invito a venire a Pettinengo per un momento di sosta, interrompendo frette e frenesie della quotidianità, per pregare in lingua materna a Biella come in Sardegna, lasciandosi cullare da melodie antiche, accolti all’interno di un raro gioiello del barocco piemontese restituito alla comunità.

Simmaco Cabiddu

Nell’immagine: San Grato e Sant’Eusebio di Gurgo

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