Tesori e segreti del Biellese: arte sarda esposta al Museo di Pettinengo

Pettinengo, Madre dell'ucciso

La “Madre dell’ucciso” esposta a Pettinengo in via Fiume, 12, nelle sale del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli – Rete Museale Biellese – aperto tutte le domeniche, ore 14:00-19:00. Info e contatti: Idillio, 3343453649 – Ingresso libero

A Pettinengo è possibile ammirare in questi mesi la “Madre dell’ucciso” di Francesco Ciusa (Nuoro,1883 – Cagliari, 1949), statua proveniente dal parco della vicina Villa “La Malpenga”.
Opera d’arte acquistata nel 1942 dal conte Vittorio Buratti su probabile suggerimento del pittore sassarese Giuseppe Biasi, essa contribuì ad impreziosire la lussuosa dimora che domina la collina biellese, storico luogo di incontro e sede di decisioni di alcuni tra i più importanti personaggi della politica e dell’economia del tempo.
Con l’allestimento del Museo delle Migrazioni di Pettinengo, la Comunità dei Sardi di Biella offre la possibilità di ammirare l’opera marmorea, la cui copia in gesso venne originariamente esposta alla Biennale di Venezia del 1907, ottenendo consensi e giudizi favorevoli che portarono con essa la Sardegna per la prima volta alla ribalta mondiale nella storia dell’arte moderna.
Nell’autunno 2007, centenario del successo veneziano, una rassegna delle grandi opere di Francesco Ciusa ha fatto ritorno nella Laguna con l’esposizione: “Francesco Ciusa: gli anni delle Biennali (1907-1928)”. Mostra ideata dalla FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia), con esposizione tenutasi presso Palazzo Molin; grazie alla disponibilità della Compagnia Adriatica di Navigazione, oggi Tirrenia, essa è stata un nuovo trionfo di pubblico e giudizi.
Alla stessa ha fatto poi seguito una successiva vetrina presso i locali della Limonaia di Palazzo Medici in Firenze, città nella quale l’artista sardo perfezionò da giovane i propri studi.
L’opportunità offerta oggi dai “Sardi dell’Altrove” porta il Biellese alla ribalta, oltre i confini locali ed isolani, valorizzando un territorio di elezione che svela tesori e segreti gelosamente custoditi, a volte ignorati o dimenticati.

Gianni Cilloco

Nell’immagine: Pettinengo, la “Madre dell’ucciso” con a fianco ragazzi del “Campus musicale”

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