Visite: 4 – 11 novembre – ore 10:00 alle ore 18:00 – ingresso libero
Sabato 4 novembre, Tempio Pausania (Sassari) ha accolto la sesta tappa in Sardegna della mostra storica itinerante “Gli Emigrati italiani e la Grande Guerra, la Legione garibaldina nelle Argonne 1914-1915”.
Inaugurata a Biella nel maggio 1915, la nuova esposizione gallurese è stata allestita nello spazio “Faber” nella piazza intitolata a Fabrizio de Andrè. Al taglio del nastro erano presenti l’assessore alla Cultura di Tempio Pausania, Gianni Addis, la dirigente scolastica del locale Liceo Classico, Scientifico, Linguistico, Sportivo e Scienze Umane “Giovanni Maria Dettori”, Francesca Currò con docenti e allievi dell’Istituto, il presidente della Federazione Liguria – Sardegna dell’A.N.V.R.G., Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, Antonello Tedde, il vicepresidente della sez. A.N.V.R.G., di La Maddalena, Paolo Lisca, lo storico Simone Sechi, il presidente del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, Battista Saiu. Tra il pubblico attento, militari in divisa.
L’iniziativa nata a Biella in collaborazione con l’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini è accreditata quale progetto rientrante nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale; è patrocinata della Regione Autonoma della Sardegna, dalla Prefettura di Biella, Ufficio Territoriale del Governo, dalla Città di Biella, dall’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Comitato di Cagliari e dalla F.A.S.I., Federazione Associazioni Sarde in Italia, dai comuni sardi di Cagliari, Alghero, Tula, Girasole e La Maddalena.
La rassegna è suddivisa in tre sezioni, la prima di carattere generale illustra alcune vicende occorse alla Legione Garibaldina tra il dicembre del 1914 e il gennaio del 1915, con la partecipazione a tre sanguinose battaglie sulle Argonne, al confine franco-tedesco: tra le numerose vittime caddero anche i giovani Bruno e Costante Garibaldi. Nei pannelli vengono riprodotti documenti presenti nelle collezioni dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini e di Annita Garibaldi Jallet, pronipote dell’Eroe.
La seconda sezione è dedicata particolarmente alla presenza dei volontari biellesi residenti all’estero, con materiali frutto della pluriennale ricerca del prof. Federico Zorio negli archivi di Biella e di Vercelli, presentati per la prima volta in mostra, quale inedito contributo locale alla storia della Grande Guerra.
La terza, infine, riguarda i Sardi nella campagna garibaldina del 1914-1915; partecipazione che potrebbe apparire trascurabile ove se ne considerasse esclusivamente l’aspetto quantitativo: acquista tuttavia rilievo se correttamente inserita nel solco della presenza e della vitalità della tradizione garibaldina risorgimentale nell’isola, della cui continuità costituisce una significativa testimonianza.
Pur prescindendo dal contributo offerto dalla Sardegna, negli anni della lotta per l’Unità, alle spedizioni militari di Giuseppe Garibaldi, si può registrare una significativa partecipazione di volontari sardi anche alle spedizioni garibaldine successive alla morte del Generale. Importante contributo che si avvale degli studi del prof. Aldo Borghesi, docente a Sassari.
La rassegna, richiesta da altre Amministrazioni comunali sarde, è disponibile per nuove eventuali esposizioni nell’Isola, prima del rientro definitivo in Italia, passando per la Francia con prima esposizione ad Ajaccio, in Corsica.
(Info e contatti: Antonello Tedde, 366 624 1273 – Circolo Su Nuraghe, 015 34638)
Simmaco Cabiddu