Il ventunesimo ciclo di Su Nuraghe Film si arricchisce di nuove collaborazioni mettendo in cartellone otto dei nove cortometraggi selezionati durante la 22esima edizione di Visioni Italiane, rassegna nata nel 1994 per dare spazio a tutti i lavori dal formato irregolare che ogni anno vengono realizzati da giovani autori sul territorio nazionale e che rimangono per lo più invisibili: cortometraggi, documentari, film sperimentali, opere d’esordio in cerca di una distribuzione.
Nel tempo, a Bologna, la locale Cineteca ha dato spazio e risalto alle opere di giovani autori, seguendo il loro cammino professionale e offrendo un luogo di confronto con altri autori e con il pubblico. Diversi registi passati da Visioni Italiane sono approdati al lungometraggio, divenendo noti a livello nazionale e internazionale: Gianni Zanasi, Matteo Garrone, Daniele Gaglianone, Gianluca Tavarelli, Paolo Genovese, Luca Miniero, Francesco Amato, Salvatore Mereu, Francesco Munzi, i fratelli De Serio, solo per citarne alcuni della lunga lista.
All’interno della rassegna nazionale, è ospitata la sezione Visioni Sarde, dedicata a opere di autori isolani, per nascita o per “adozione”. Registi “del cuore” che hanno scelto di raccontare il loro pezzo di Sardegna, pur non essendo nati nell’isola.
Si tratta di un concorso per corto, mediometraggi e documentari realizzati da autori sardi o che abbiano come location la Sardegna. Questa sezione è realizzata in collaborazione con la FASI, Federazione Associazioni Sarde in Italia, con Giuria composta da Marcello Fois (scrittore), Alberto Masala (poeta), Bruno Mossa (organizzatore), Paolo Pulina (membro dell’Esecutivo FASI), Antonello Rubattu (scrittore e direttore del Museo dell’Emigrazione di Asuni).
A Biella, le otto opere verranno presentate da quatto giovani sardi di seconda generazione – due ragazzi e due ragazze, nati fuori, lontano dall’Isola. Stefano Tiddia, Michela Fosci, Alessando Cestarioli e Valentina Falvo saliranno in cattedra per illustrare la Sardegna del tempo presente vista con gli occhi della telecamera e del cuore.
Nuova occasione che Su Nuraghe offre per conoscere e far conoscere l’Isola attraverso il film d’autore, percorrendo viaggi e itinerari inesplorati della grande Isola, terra madre che accoglie, e verso la quale sono orientati cuore e mente di figli e loro discendenti.
Battista Saiu