A Biella film scelti da “Visioni Italiane” in cartellone a Su Nuraghe

su nuraghe filmSabato 15 dicembre, ore 21, lezioni di cinema al Circolo Su Nuraghe di Biella, in via Galileo Galilei, 11 – Gianni Cilloco presenta: “Isole”, di Paolo Zucca, “Futuro prossimo”, di Salvatore Mereu e “Je ne veux pas Mourir, di Massimo Loi e Gianluca Mangiasciutti – ingresso libero

In cartellone a Biella altri tre “cortometraggi”, selezionati alla XXIV edizione di “Visioni Italiane” 2018, giunti in finale nella rassegna cinematografica “Visioni Sarde 2018”.
Le tre brevi opere verranno presentate da Gianni Cilloco (1979), Sardo di seconda generazione, madre nativa di Semestene (Sassari) ed padre di Collinas – Villanovaforru (attuale Medio Campidano). Trasferitosi a Biella per scelta e per lavoro, da oltre due lustri collabora alla realizzazione delle proposte culturali del Circolo “Su Nuraghe” di Biella.
Coordinati da Bruno Culeddu, a scegliere il vincitore tra gli otto cortometraggi selezionati dalla Cineteca di Bologna per “Visioni sarde 2018” è stata la giuria presieduta da Paolo Pulina, scrittore, giornalista pubblicista, vicepresidente e responsabile Cultura/Comunicazione della F.A.S.I., Federazione Associazioni Sarde Italia.
Con Pulina hanno fatto parte della Giuria: Franca Farina, funzionaria del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale; Bruno Mossa, cinefilo, manager e imprenditore; Sergio Naitza, critico cinematografico, giornalista professionista, regista; Alessandra Pirisi, critica cinematografica, capo redattrice di “Cinemagazzino”; Alberto Venturi, giornalista pubblicista esperto in comunicazione pubblica; Antonello Zanda, scrittore e critico, giornalista pubblicista; Davide Zanza, critico cinematografico.
Un lungo piano sequenza lega, su un barcone di profughi, il dramma di una madre con una figlia che non respira più a delle spettatrici bendate che assistono alla scena. Una bella idea che fonde due mondi che hanno solo bisogno di guardarsi negli occhi”, è scritto nella Menzione Speciale conferita a “Je ne veux pas mourir” di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi.
Si tratta di un film “fresco” che si segnala per la interpretazione di cui danno prova i bambini. Questa piccola favola, che si configura delicata e gentile come un fiore, propone un gradevole confronto tra le generazioni sulla vicenda eterna dell’amore“, recita la motivazione del Premio speciale della giuria conferita a “Futuro prossimo” di Salvatore Mereu, legando il riconoscimento speciale al progetto di formazione dell’Università di Cagliari per la grande qualità cinematografica che racconta, con pedinamento zavattiniano, il dramma dei migranti.

Iostina Pisu

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