Divignano invia a Biella la pietra per Nuraghe Chervu

il Sindaco di Divignano, Gianluca Bacchetta ritratto con la stele inviata a Biella

Arriva da Divignano, in provincia di Novara, ai confini con la Lombardia, la pietra col nome del Comune e numero dei Caduti della Grande Guerra. L’Amministrazione guidata dal sindaco Gianluca (Gilu) Bacchetta ha aderito alla proposta del Circolo Culturale Sardo, accolta e condivisa da Comune e Prefettura di Biella per ricordare i tanti giovani che persero la vita durante il Primo Conflitto Mondiale.
In occasione del centesimo anniversario della fine dei combattimenti, l’iniziativa biellese trova consensi che si materializzano attraverso le pietre consegnate a Biella presso l’Assessorato Parchi e Giardini di via Tripoli, 48, per essere collocate in vista dell’inaugurazione prevista per domenica 17 marzo 2019.
Memoria collettiva che trova unitarietà materiale a Nuraghe Chervu, area monumentale alle porte della Città della Lana, che rimanda alle dettagliate liste di nomi di Caduti riportati sui singoli monumenti che costellano le principali piazze e strade dei Comuni, anche i più piccoli, di Isole e Penisola, segnate da toponimi evocativi di luoghi e di eroici eventi storici.
Ornato da corona di alloro in bronzo, il monumento di Divignano sorge in via Vittorio Veneto. Inserito al centro di una piccola aiuola con catena in ferro battuto e pilastrini angolari in granito a delimitare lo spazio sacro, è costituito da obelisco in granito rosa e granito grigio. Sui lati del basamento sono presenti lapidi a forma di scudo su cui sono scritti i nomi dei 32 Caduti durante la Prima Guerra Mondiale.

Simmaco Cabiddu

Nell’immagine: il Sindaco di Divignano, Gianluca (Gilu) Bacchetta ritratto con la stele inviata a Biella

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