È stato un evento di cultura, identità e progettualità l’inaugurazione della rassegna “Donne ogni giorno”, all’interno della Fiera del Ruchè e del Tartufo a Castagnole Monferrato (AT). Giovedì 4 Ottobre u.s., presso la locale Chiesa dei Battuti, grazie al coordinamento della prof.ssa Adele Sogno, sono state presentate le pregevoli opere di cinque artisti, tra i quali lo scultore biellese Raffaele Russo ed il compianto autore sardo Ilio Burruni.
Nel corso della serata composito intervento ospite è stato quello offerto da due esponenti del comitato scientifico del Museo delle Migrazioni – Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo (BI), con al centro il tema «memoria e identità». Dapprima, il dott. Gianni Cilloco. collegandosi alla mostra monferrina, ha esposto una relazione su “La Madre dell’ucciso – Sa Mamma ‘e su mortu” di Francesco Ciusa, statua la cui copia marmorea è stata riportata lo scorso anno all’ammirazione pubblica, esposta nel Museo delle Migrazioni di Pettinengo.
A seguire l’intervento del prof. Battista Saiu, il quale ha presentato il lavoro di “memoria e identità” svolto lo scorso anno presso la scuola “Aglietti” di Cossato (BI), in particolare, l’esperienza dei ragazzi della classe quinta della Scuola Primaria, accompagnati, oltre che dagli insegnanti, da genitori, nonni e bisnonni testimoni di identità. Giovanissimi e famiglie sono stati coinvolti in prima persona, attraverso il racconto dei più grandi ai più piccoli e la ricostruzione di alberi genealogici risalenti anche a tre generazioni. Il tutto a seguito di una prodromica attività didattica su identità, saperi, luoghi, riti e consuetudini, tematiche che documentano e sollecitano processi di partecipazione, di inclusione e di conoscenza intergenerazionali oggi non più scontati né così consueti nella quotidianità. Dei venticinque preadolescenti coinvolti, tredici sono di origine veneta, otto dell’Italia Centro-meridionale, un sardo, un lombardo e due piemontesi. Campione interessante di un gruppo di pari, la classe di ragazzi si è rivelata, così, essere il frutto della recente storia migratoria biellese. Un ambito umano che si è presentato all’attento interesse di un’équipe di lavoro formata da antropologi visuali e culturali, nonché da linguisti di livello universitario per le discipline di studio su lingue materne e su saperi e luoghi della cultura alimentare, lessici e conoscenze trasmessi oralmente. Un progetto – grazie anche a convenzioni con i “Granai della Memoria” dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – che ha il sostegno della Regione Piemonte e della Regione Autonoma della Sardegna al fine della “valorizzazione dei musei e del patrimonio culturale e immateriale”.
Una dissertazione presentata a Castagnole Monferrato, quella del prof. Saiu, con la prospettiva di offrire un modello per coinvolgere la realtà locale delle famiglie ed, in primis, le nuove generazioni, lungo l’esempio e l’indirizzo di studi e ricerca sussistenti oggi tra le scuole biellesi ed il Circolo “Su Nuraghe” di Biella. Non a caso, al taglio del nastro inaugurale, accanto al sindaco di Castagnole Monferrato, Francesco Marengo, il sindaco di Verrone, Cinzia Bossi: la “sua” scuola che fa capo all’Istituto Comprensivo “Cesare Pavese” Candelo Sandiglino, di Sandigliano, nell’anno scolastico appena incominciato, partecipa in convenzione con Su Nuraghe, al progetto su beni immateriali presenti nel territorio attraverso il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, coinvolgendo le classi II e IV elementare.
Filomena Cuccuru
Nelle immagini: Francesco Marengo, sindaco di Castagnole Monferrato in fascia tricolore, Cinzia Bossi, sindaco di Verrone e la prof. Adele Sogno di Fiaglio di Bioglio (al centro), inaugurano la mostra “Donne ogni giorno”; alcune opere in mostra.
1 commento