A Siliqua (Cagliari), Comune di circa quattromila abitanti, la piazza principale è dedicata ai Caduti in guerra. Al centro, sormontato da una verde statua bronzea di soldato, si trova il monumento ai Caduti, realizzato in pietra rossa locale, cromatismo richiamato nella pavimentazione e che rimanda al colore delle pietre della facciata della vicina chiesa di San Sebastiano. A richiamare l’italico Tricolore, lastre di marmo bianco, con inciso l’elenco dei 53 Caduti durante il Primo conflitto mondiale, corredate dalla scritta: “Dulce et decorum est pro Patria mori”, “Dolce e bello è morire per la Patria”.
Aderendo al progetto della Comunità sarda, accolta dall’Amministrazione comunale di Biella e inserita tra le manifestazioni di interesse nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione, il Sindaco Francesca Atzori ha fatto realizzare in pietra locale una stele per essere posizionata presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu. Puntuale risposta all’invito esteso dal Prefetto di Biella, dott.ssa Annunziata Gallo, a tutte le prefetture delle province sarde e piemontesi.
Attraverso il personale dell’Agenzia Forestas della Regione Autonoma della Sardegna, la pietra è stata portata direttamente a Biella in occasione della recente rassegna “Orti de La Malpenga”. A corredo anche alcune pubblicazioni che vanno ad arricchire la Biblioteca di Su Nuraghe, offrendo la possibilità di accedere a libri rari e di difficile reperibilità anche a chi vive lontano dall’Isola.
Simmaco Cabiddu
Nell’immagine: il Sindaco Francesca Atzori e lo scultore Antonio Cabula di Siliqua con la stele inviata a Biella