A Settembre, specie al Nord Italia, dove stanno parecchi Sardos disterrados, l’Autunno comincia presto. AUTUNNO è parola mediterranea, condivisa dalle popolazioni tirreniche, le quali enunciano questo concetto con parole molto simili tra loro nella fonetica e nella semantica. Poiché le fonetiche sono numerose, ognuna pertinente alla propria micro-regione, intendo applicarmi soltanto alla Sardegna, che già per conto suo ha numerose varianti lessicali, delle quali presento pochi esemplari.
ATTUGNU è detto in sassarese; atonzu, atunzu in logudorese; atonzu, atóngiu in nuorese; atúngiu, atúngili in campidanese.
Ricordo a tutti che questo termine fu condiviso anche dai Latini, che dicevano autumnus. Poiché quasi ogni parola del Mediterraneo affonda le radici nelle arcaiche età del Paleolitico, occorre per forza andare a scavare nella lingua sumerica, che è la più antica del Mondo, essendo lingua monosillabica. La base etimologica sta infatti nel sum. a ‘acqua, mare’ + tumu ‘vento’ + –nu suffisso e prefisso sumerico di situazione. Quindi il composto a–tum–nu indicò fin dalle origini il periodo annuale in cui i venti riprendono ad agitare il mare, rendendolo pericoloso alla navigazione.
Salvatore Dedola,
glottologo-semitista
Nell’immagine: l’incipit “A”, in Giampaolo Mele (a cura di), Die ac Nocte. I Codici Liturgici di Oristano dal Giudicato di Arborea all’età spagnola (secoli XI-XVII), Cagliari: AMD Edizioni, 2009