Dalla pianura di Saluzzo, Giuseppe Scarafia e Sergio Biglia, sindaco e vicesindaco di Faule (Cuneo), sono arrivati a Biella per consegnare di persona la pietra con inciso il nome della loro località e il numero dei Caduti della Prima Guerra Mondiale. Ad accoglierli, l’arch. Valeria Varnero, Assessore a Parchi e Giardini, Arredo Urbano, e il funzionario dott. Antonio Pusceddu, sardo di seconda generazione, originario di Villanovaforru.
Dalla “Provincia Granda” il flusso di adesioni al progetto partito dal Comune di Biella è testimonianza di quanto il Primo conflitto mondiale abbia segnato le piccole comunità locali. Sono segno concreto di partecipazione dal basso, non solo formale risposta all’invito della Prefettura di Biella, accolto e rilanciato dell’Ufficio Territoriale del Governo nelle regioni di Piemonte e di Sardegna. Nuovi positivi riscontri si sommano, dunque, alla proposta del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” per il completamento dell’area monumentale “Nuraghe Chervu” con pietre provenienti da diverse regioni d’Italia, a significare attraverso apporti lapidei, quell’Unità d’Italia originata il 17 marzo 1861 e che nella Prima Guerra Mondiale – la IV del Risorgimento – trova completamento attraverso tante storie locali fatte di nomi e di numeri scolpiti su pietre provenienti da diverse parti d’Italia.
Simmaco Cabiddu
Nell’immagine: Giuseppe Scarafia, Sindaco di Faule e Valeria Varnero, assessore di Biella. Al centro il vicesindaco di Faule, Sergio Biglia regge la pietra con Antonio Pusceddu, Ufficio Parchi e Giardini, originario di Villanovaforru.