Lasciate alle spalle le giornate più fredde di un inverno che ancora fa sentire i suoi rigori, sono ripresi gli incontri del campionato amatoriale di calcio a 7 svolto sotto le insegne della F.I.G.C., Federazione Italiana Gioco Calcio – L.N.D.,Lega Nazionale Dilettanti, organizzatori anche dei campionati locali di calcio a 5 e a 11.
Venerdì scorso, presso il campo sportivo “Sportec s.r.l.”, via Napoli, 1, Gaglianico (Biella), si è disputata la partita del girone di ritorno tra Su Nuraghe Calcio Biella e Bugella in Piazzetta. Partita ben arbitrata da Alessandro Barbera che ha concesso qualche minuto di ritardo per consentire l’arrivo di tutti i giocatori, alcuni impegnati per lavoro anche fuori provincia. Nonostante il primo tempo abbia penalizzato i giovani con lo stemma della Sardegna sul petto, scesi in campo in formazione ridotta per l’assenza di un atleta e senza riserve in panchina, l’incontro si è concluso 2-2, salutato positivamente dai bravi ragazzi che hanno buttato anima e cuore oltre l’ostacolo nella sfida contro una squadra forte, in seconda posizione nella classifica provvisoria.
Dalla fine del girone di andata, i ragazzi “biellesi” con le insegne dei “Quattro Mori” stanno vivendo una situazione difficile dovuta alle severe sospensioni comminate da arbitri esageratamente fiscali: sono due i giocatori di Su Nuraghe Calcio Biella (portiere e attaccante), esclusi, uno per molte giornate, l’altro per l’intero campionato.
Situazione di sofferenza diffusa anche in altre società. Intanto malumori montano anche tra arbitri biellesi esclusi dalle gare del campionato amatoriale FIGC, sostituiti da direttori di gara scelti tra aderenti ad A.I.A., prestigiosa Associazione Italiana Arbitri che designa gli arbitri per dirigere le gare di tutti i campionati italiani di calcio, autorizzati o svolti sotto l’egida della FIGC.
Emblematico il caso di Giuseppe Lopez (noto Pino), arbitro amato e stimato da giocatori e società; anch’egli escluso per la rigida applicazione delle regole. Regole a cui sarebbe possibile derogare anche solo per buon senso, come è stato nel caso del giovanissimo preadolescente, arbitro più giovane d’Italia a soli 12 anni.
Sarebbe auspicabile che le parole di Christian Mosino, trovassero applicazione concreta nella quotidianità sportiva. “Questa attività – ha affermato Mosino nel presentare le novità della stagione 2017-2018 – è un progetto importante che apre le porte a chiunque voglia fare sport” e – chiosa il presidente LND – bisogna “intervenire con iniziative fuori dagli schemi” in quanto, gli fa eco il delegato provinciale FIGC Pino Chiavassa – “la Federazione Italiana Gioco Calcio non è un cumulo granitico di regole e burocrazia come in molti pensano, ma un organismo aperto, capace di adattarsi ai bisogni del calcio e dello sport contemporaneo“. E, aggiungiamo noi, dovrebbe essere – sempre e comunque – in favore dei giovani che vogliono crescere e divertirsi in amicizia tra pari, imparando a rispettare le regole, senza esserne travolti.
Prossimo appuntamento, martedì 13 marzo, alle ore 21:00, a Biella, presso il campo sportivo di San Biagio, incontro con Moijto.
Efisangelo Calaresu
Nell’immagine: divise degli atleti di Su Nuraghe calcio Biella appese ad asciugare al “triste vento”.